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Cosa sono i piani di Welfare Aziendale
Alla luce di questa panoramica i piani di welfare aziendale puntano ad offrire servizi sempre più vantaggiosi ai loro collaboratori e tra questi rientrano anche i rimborsi per alcune spese indispensabili a carico del collaboratore. Le spese che possono beneficiare dei rimborsi sono essenzialmente tre: l’istruzione e la formazione, l’assistenza per i familiari e il trasporto.
Le famiglie devono sostenere le spese per l’istruzione e la formazione dei figli, che non sono poche e sono continuative nel tempo. Tra queste spese rientrano l’iscrizione dei figli all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia e, quando crescono, alle scuole primarie e secondarie. Ci sono poi le spese per le tasse universitarie, per i libri di testo, per corsi di lingua e tutti gli altri costi legati all’istruzione.
Assistenza ai familiari anziani
Un altro problema che riguarda alcuni dipendenti è l’assistenza ai familiari anziani o comunque non autosufficienti, che possono avere bisogno di una badante o di un’infermiera, e per i quali può essere necessario pagare una retta per la permanenza in strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie.
E poi ci sono le spese da sostenere per il trasporto pubblico. Molti dipendenti non hanno l’auto o comunque preferiscono prendere i mezzi pubblici, soprattutto nelle metropoli e nelle grandi città dove il parcheggio è molto caro o difficile da trovare.
In tutti questi casi i collaboratori possono richiedere il rimborso, purché ovviamente l’azienda abbia previsto i rimborsi all’interno del suo piano di welfare aziendale. Abbiamo trattato l’argomento per grandi linee, ma per saperne di più basta leggere l’articolo di approfondimento sul rimborso welfare e detrazioni 730.
Come si ottiene il rimborso
Ma nello specifico come si ottiene il rimborso? E come avviene? Per prima cosa la spesa deve essere stata sostenuta effettivamente dal dipendente, titolare a sua volta del credito welfare. Per dimostrare la spesa sostenuta è necessario caricare sulla piattaforma welfare i documenti relativi, come fatture, ricevute e scontrini. A questi va poi aggiunta la prova che attesta il pagamento, come un bonifico o un addebito su conto corrente o carta di credito.
Dopo che è stata esaminata e controllata accuratamente la richiesta di rimborso, allora il dipendente riceverà nella sua busta paga nel mese successivo la somma dovuta, senza alcuna tassazione. Questa forma di welfare si affianca ai benefici aziendali, come fringe e flexible benefit, che migliorano la qualità della vita dei collaboratori rendendoli più produttivi sul lavoro e creando un clima lavorativo sereno e collaborativo.