In questo articolo parliamo di:
Unioni civili cosa sono e coppie di fatto
Un’unione civile è un genere di convivenza che vede come protagoniste due persone, unite grazie a legami economici ed affettivi. Gli individui non si congiungono in matrimonio, dato che non hanno alcuna intenzione di farlo o il loro status giuridico glielo impedisce.
In pratica, tale unione nasce dal riconoscimento delle cosiddette coppie di fatto, che hanno suscitato numerose discussioni in tutto il mondo durante gli ultimi anni. Essa può avere a che fare allo stesso modo sia con le coppie dello stesso sesso che di sesso opposto ed è regolamentata da una lunga sequenza di leggi.
Il diritto giuridico di tali coppie è cambiato molto nel corso dei decenni, in base al passare degli anni e alla diffusione di nuovi costumi e di innovativi modi di pensare.
Unioni civili e matrimonio tradizionale: il dibattito impazza
La maggior parte del dibattito riguardante le unioni civili si focalizza sul matrimonio tradizionale. Secondo il nostro ordinamento, esso prevede la presenza di due persone di sesso opposto intenzionate a sposarsi e viene ancora distinto rispetto all’unione tra gay.
La Corte Costituzionale ha decretato i diritti e i doveri dei quali le coppie di fatto possono usufruire, anche se non ha garantito alle stesse l’opportunità di accedere al matrimonio. Il discorso è un po’ diverso per quanto riguarda il Parlamento Europeo, che ha stabilito che una coppia omosessuale può fare ricorso al giudice per ottenere gli stessi diritti degli etero.
Anche la nostra Corte di Cassazione si è detta favorevole ad un proseguimento dell’iter verso la parità definitiva. Gli appartenenti alle unioni civili possono così vivere tranquillamente la propria condizione di coppia e hanno il diritto di godersi fino in fondo la loro vita familiare di tutti i giorni.
Dai PACS ai DICO: tentativi di regolamentazione in Italia
Come già accennato in precedenza, un’unione civile può essere tranquillamente assimilata ad una semplice convivenza. L’esigenza di trovare un regolamento che possa dettarla nasce da un infinito dibattito sulla parità dei diritti tra etero ed omosessuali, con tanti paesi che hanno già preso provvedimenti e garantito importanti riconoscimenti per le battaglie della comunità Lbgt.
In questa via, l’Italia appare una delle nazioni rimaste più indietro. Tutto ciò perché le unioni civili nel nostro paese non sono rette da alcun tipo di regolamento. Fino ad oggi, numerose proposte di cambiamento sono state prese pienamente in considerazione, ma la situazione è alla fine tornata alla base.
Nel 2000, si è iniziato a parlare nel nostro paese dei cosiddetti PACS, simili ai patti civili diffusi in Francia. Il discorso è tornato sette anni dopo con i DICO, nati per formalizzare le coppie di fatto, ma al termine della legislatura di quel periodo il percorso si è fermato. Al giorno d’oggi, chi fa parte di un’unione civile può godere di alcuni diritti e doveri, anche se la strada per raggiungere la parità assoluta è ancora piuttosto lunga.
Le differenze sono tangibili nella società attuale. Ad esempio, nel caso di un classico matrimonio, se uno dei due coniugi decede l’altro diventa l’erede del suo patrimonio. Invece, nel caso di un’unione civile, non esiste alcun tipo di eredità automatica se non viene riportata in maniera diretta nel testamento del defunto.
Le Unioni Civili negli altri paesi:
Nell’Unione Europea, le unioni civili stanno acquisendo sempre più rilevanza e il dibattito resta aperto. Alcuni paesi sono arrivati allo step definitivo, scegliendo di equiparare le coppie gay a quelle eterosessuali. Tra le nazioni che hanno concesso tale status, da menzionare Belgio, Paesi Bassi e Spagna.
Numerosi altri paesi hanno scelto di definire le coppie di fatto in diversi modi e di garantire diritti e doveri, ma senza garantire lo stesso trattamento riservato ai coniugi dei matrimoni. 21 paesi dell’UE non si sono ancora espressi riguardo all’argomento delle unioni civili.
Oltre all’Italia, bisogna segnalare anche la mancanza di una decisione precisa intrapresa da Bulgaria, Bielorussia, Lettonia, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Turchia e Ucraina. Negli Stati Uniti, le unioni tra due individui dello stesso sesso sono pienamente riconosciuti. Lo stesso vale per il Sudafrica, il primo stato africano ad aver legalizzato tale forma di matrimonio.