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Il Fascicolo sanitario elettronico
A destare interesse in questo provvedimento è indubbiamente l’introduzione del Fascicolo sanitario elettronico (FSE): che cos’è il Fascicolo sanitario elettronico? È l’insieme dei dati e dei documenti digitali di tipo sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi riguardanti l’assistito; in soldoni, l’intera storia clinica del cittadino in formato digitale e che verrà aggiornata da diversi soggetti che nell’ambito del servizio sanitario pubblico prenderanno in cura gli assistiti.
Le strutture sanitarie pubbliche e quelle private accreditate potranno quindi conservare le cartelle cliniche del paziente soltanto in forma digitale, andando così a realizzare risparmi consistenti in termini economici: oltre che semplificazioni per i cittadini stessi.
Visione di insieme dello stato di salute di un paziente
Il Fascicolo sanitario elettronico fornirà ai medici una visione di insieme dello stato di salute dei singoli pazienti contenendo al suo interno informazioni su vari ambiti quali: ricovero ospedaliero; specialistica ambulatoriale; prestazioni farmaceutiche; assistenza residenziale; assistenza domiciliare; accessi al Pronto Soccorso.
Un vantaggio duplice, tanto per i cittadini/pazienti (che possono avere la propria storia clinica disponibile in formato digitale) quanto per i professionisti del Servizio sanitario nazionale che potranno consultare, in formato digitale, la documentazione con tutta la storia clinica del paziente; il tutto per favorire una comunicazione più agevole tra medici di famiglia, specialisti e ospedalieri via web e, magari, per tentare di ridurre le liste d’attesa e le file agli sportelli.
Vantaggi economici e sperimentazione del fascicolo sanitario elettronico
Da un punto di vista economico il vantaggio sarebbe considerevole; la cifra che si andrebbe a risparmiare (risparmio derivante dalla eliminazione delle ricette cartacee la cui spesa, a livello nazionale, è pari a circa 600 milioni di euro l’anno) oscilla tra 3 e 5 miliardi annui.
Importante segnalare che, prima di questo provvedimento di livello nazionale inserito nel Decreto Legge Sviluppo, diverse Regioni avevano già avviato, in passato, attività progettuali in via sperimentale per la realizzazione di sistemi di Fascicolo sanitario elettronico in base ad un’intesa Stato-Regioni del febbraio 2011 che ne aveva approvato le linee guida nazionali.
Guardando i dati riferiti alla fase sperimentale del fascicolo sanitario elettronico (dati relativi al 2011), solo il 43% delle Regioni dichiarava di gestire almeno una parte delle proprie informazioni sanitarie attraverso il fascicolo elettronico e solo in sette di queste (Lombardia, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Sicilia, Sardegna) veniva utilizzato in oltre il 75% delle strutture sanitarie.
Il progetto ampio che mira alla digitalizzazione della sanità
Questo per quanto riguarda la fase sperimentale a livello regionale già in atto da tempo: il provvedimento appena introdotto a livello nazionale naturalmente si propone di avere una portata più ampia e di coinvolgere un consistente numero di cittadini a corollario dell’ambizioso progetto riferito alla digitalizzazione della sanità che riguarda diversi ambiti(Certificati medici on line: come funzionano).
Obiettivo non da poco, anche tenendo conto di un retaggio culturale del nostro paese che vede, spesso, le novità essere accolte con diffidenza. O comunque con tempi tutt’altro che celeri (soprattutto quando si ha a che fare con nuove tecnologie telematiche). Staremo a vedere cosa accadrà con l’introduzione del Fascicolo sanitario elettronico.