I disabili nelle scuole italiane:
Le percentuali variano, comunque, da regione a regione. Sfiora il 3% il Lazio, segue l’Abruzzo con il 2,8 %, poco sopra al 2,5% il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, la Sicilia 2,6%. In linea con la media italiana le Marche.
Da segnalare come anche i docenti di sostegno siano cresciuti negli ultimi anni, passando dai 48.667 prendendo come riferimento sempre l’anno accademico 2006/2007, ai 63.348 del 2010/2011 (si fa riferimento qui all’organico fisso). Tenendo in considerazione anche le deroghe ed i posti assegnati in più, si è passati da un totale di 90.000 docenti di sostegno del 2006/2007 (l’organico precario rappresentava il 50% di quello presente a scuola) ai 94.430 del 2010/2011 (si è abbassata la quota di precari). Tuttavia secondo i dati presentati dalla Uil, in base alle previsioni di legge mancherebbero all’appello più 3.000 posti nell’organico stabile per coprire l’effettiva necesità.
Tornando a parlare del rapporto docenti di sostegno / studenti disabili, nell’anno in corso è stata complessivamente realizzata la previsione della legge 244/2007, che prevedeva un docente ogni due studenti, ma non in tutte le regioni; in alcune di queste, secondo la Uil, il rapporto di 2 alunni disabili per 1 docente è stato di gran lunga superato. Nel Lazio ad esempio, dove il rapporto è 2,37 alunni per ogni insegnanti di sostegno; in Lombardia il rapporto è 2,34 a 1, tanto per citarne un paio.
In sostanza, il fatto che il numero complessivo di docenti di sostegno sia aumentato nel periodo preso ad esame deve essere sanz’altro salutato come un evento positivo; tuttavia, secondo quanto messo in evidenza dal rapporto Uil, il dato che evidenzia come molte regioni sforino non riuscendo a coprire questa necessiutà è un fatto acclarato sul quale c’è ancora molto da lavorare.