In questo articolo parliamo di:
Assunzioni negli ospedali: in attesa del concorso del 2017
La metà dei posti da assegnare avrà come obiettivo quello di stabilizzare coloro i quali ad oggi si trovano nella posizione di precari del settore sanitario. L’importante è che si siano accumulati, anche non consecutivamente, almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque anni.
Il concorso avrà luogo non prima del 2017. Per questo motivo il governo ha permesso assunzioni flessibili che potranno essere prorogate fino al prossimo mese di ottobre. Le Regioni dovranno comunque bandire il concorso entro il 31 dicembre 2016 e concluderlo entro il 31 dicembre 2017.
Questo concorso pubblico straordinario, tra l’altro, permetterà al nostro paese di adeguarsi alla normativa Europea sugli Orari di Lavoro. A livello di numeri parliamo di 6.000 nuove unità di personale sanitario che andranno così a integrare le carenze di organico ormai croniche che si registrano nelle ASL locali e negli Ospedali Pubblici.
La questione dei turni e degli orari di lavoro:
In più, un numero più congruo di dipendenti nel settore sanitario permetterebbe il rispetto delle normative in fatto di orari di lavoro più corti e di turni di riposo più lunghi, come previsto per legge.
In particolare parliamo di turni che abbiano una durata di non più di 8 ore consecutive, e di un intervallo di undici ore tra un turno e l’altro. Inizialmente sembrava che il concorso potesse avvenire nel gennaio 2016, ma la decisione del governo è stata quella di posticiparlo inserendo la possibilità di assunzioni a tempo determinato.
Una decisione che ha scatenato le proteste di medici e infermieri che attendono la regolarizzazione del posto di lavoro. Si tratta, però solo di un rinvio e le possibilità di ottenere un posto fisso sono state garantite.
Dove trovare i fondi per le assunzioni?
I fondi arriveranno dal risparmio delle Regioni che, secondo il ministro Lorenzin, non dovrebbero avere troppi problemi a recuperare i 300 milioni di euro necessari per questa operazione.
In un primo momento si era previsto di trovare i fondi grazie ai risparmi derivanti dalla legge sulla responsabilità dei medici, ma alla fine il Ministero dell’Economia ha preferito non anticipare questa somma in quanto una stima corretta del risparmio ottenuto non sarebbe stata possibile.
Ciò ha messo in agitazione gli enti regionali che dovranno quindi ora trovare le coperture necessarie per garantire le assunzioni. In agitazione anche i camici bianchi i cui portavoce sindacali sottolineano come, nonostante la conferma che il concorso si svolgerà entro il 2017, resta però invariato il tetto per la spesa del personale, che è ormai congelata dal lontano 2004.
Secondo le associazioni nazionali dei medici, senza risorse aggiuntive e senza che siano possibili deroghe al tetto di spesa per le assunzioni, tutte le promesse del governo su un rinnovo coerente del sistema sanitario nazionale rischiano soltanto di trasformarsi in una beffa.
Nuovi piani di rientro delle aziende ospedaliere:
La seconda grande novità che toccherà il settore sanitario nel 2016 riguarda il piano di rientro sui bilanci delle aziende ospedaliere che dovranno essere pubblicati sul sito internet ufficiale delle strutture per garantire la massima trasparenza.
In pratica gli ospedali e gli istituti di ricovero avranno tempo 3 anni per mettersi in regola. In caso di scadenza dei tempi senza aver provveduto al rientro è prevista la decadenza automatica di tutto il gruppo dirigente.
In più i bandi e tutti i regolamenti delle gare per i servizi informatici dovranno contenere standard uniformi, in modo da garantire uniformità e interscambiabilità tra gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale ed evitare che si creino assurdi problemi di incompatibilità tra sistemi informativi diversificati.
Gioco d’azzardo e ludopatie:
Una particolare attenzione è poi stata messa sulla questione delle ludopatie. Con la nuova legge in sostanza viene vietata la pubblicità dei giochi che prevedono una vincita in denaro nelle trasmissioni radio e tv generaliste durante gli orari compresi dalle 7 del mattino fino alle 22 di ogni giorno, creando così una zona protetta.
Inoltre, presso il Ministero della Salute, verrà istituito il Fondo per il gioco d’azzardo patologico che ammonterà ad una cifra pari a 50 milioni di euro l’anno, mentre è stato aumentato a 111 miliardi di euro il Fondo sanitario nazionale. Ma non finisce qui.
Saranno stanziati 800 milioni di euro dal Fondo Sanitario Nazionale per garantire il rispetto dei cosiddetti LEA, i livelli essenziali di assistenza. Questi parametri sono da poco stati aggiornati secondo normative europee e dovranno entrare in vigore entro e non oltre 60 giorni dall’approvazione della legge di Stabilità.
E sempre per questo scopo è stata istituita al Ministero della Salute una commissione composta da 15 esperti in materia che avranno il compito di un aggiornamento periodico e costante dei livelli.