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Piano nazionale per le demenze, definiti i fondi stanziati

A oltre un anno dall’istituzione del “Fondo per l’Alzheimer e le demenze”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge che ha sancito l’approvazione del riparto dei 15 milioni del Fondo triennale. A riportare la notizia è il portale Redattore Sociale, che ha diffuso anche le dichiarazioni da parte della Federazione Alzheimer Italia.
Secondo Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione, “abbiamo già sottolineato che 15 milioni sono una cifra assolutamente insufficiente a coprire le esigenze dei malati e le loro famiglie e, per di più, è stato sprecato molto tempo prezioso prima di sapere come poterla utilizzare”.

La Federazione Alzheimer Italia

La Federazione Alzheimer Italia, che è membro del Tavolo permanente sulle demenze, “si fa garante del fatto che questi fondi siano impiegati in progetti veramente utili e abbiano un’effettiva ricaduta sul territorio ma, soprattutto, sulla vita delle persone con demenza e i loro familiari.
Familiari che, lo ricordiamo, sono spesso i più penalizzati in questi casi come avevamo visto raccontando la vita di chi ha un disabile grave in famiglia. Il decreto-legge del ministero della Salute insieme al ministero dell’Economia e delle è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ha stabilito il riparto dei15 milioni del Fondo triennale per l’Alzheimer e le demenze.

Cosa prevede il decreto per le demenze

Il decreto in questione sancisce l’erogazione di 14,1 milioni di euro alle regioni e 900 mila euro all’Istituto Superiore di Sanità. Una prima parte delle somme sarà erogata alle Regioni in seguito alla presentazione e all’approvazione di un piano triennale; mentre una seconda tranche sarà erogata al raggiungimento degli obiettivi.
Più nello specifico la ripartizione di questi fondi sarà ripartita nel seguente modo: 40% in quote fisse uguali per tutte le regioni e province autonome, il restante 60% in proporzione alla popolazione over 65 residente. I progetti presentati devono prevedere interventi nel campo della diagnosi e della presa in carico delle persone con demenza: potenziamento della diagnosi precoce e tempestiva; implementazione di interventi di telemedicina, tele-riabilitazione e trattamenti psico-educazionali.
Da evidenziare che, come ha ricordato sempre la Federazione Alzheimer Italia, nel nostro paese ci sono 1.240.000 persone con demenza (leggi: Alzheimer, numeri in Italia) le cui famiglie “attendono e si meritano interventi concreti.”

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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