I conti delle aziende ospedaliere pubbliche italiane
Secondo Quotidiano Sanità quindi, i conti delle aziende ospedaliere pubbliche italiane non sarebbero proprio edificanti. Detto della situazione del Lazio, si registrano criticità importanti anche per altre regioni come nel caso della Toscana, dove tutti e quattro gli ospedali risultano essere in rosso.
Altra regione dove le cose non vanno bene dal punto di vista dei conti degli ospedali è il Veneto (un po’ a sorpresa, visto che, storicamente, quando si parla di sanità e conti a rischio si tende sempre a guardare al sud Italia): qui le aziende ospedaliere di Verona e Padova insieme registrano un rosso da oltre 180 mln.
Le regioni dove le cose vanno meglio
E se anche l’Emilia Romagna non lascia registrare numeri eccelsi, con le aziende di Bologna, Parma, Modena e Ferrare che risultano essere in rosso, ci sono anche numeri positivi. Ad andare bene è la regione Lombardia, il Friuli-Venezia Giulia, l’Umbria, le Marche, la Campania e la Sicilia che non risultano avere alcun ospedale in rosso.
È importante ricordare, come evidenzia sempre Quotidiano Sanità, che i conti definitivi sui bilanci regionali saranno diversi anche grazie alle coperture che ogni regione metterà in atto; tuttavia l’indicatore è molto importante in quanto in una situazione analoga, era il 2019, le aziende in deficit erano il 25% con un buco totale di 700 mln.
Sul sito di Quotidiano Sanità è possibile consultare la situazione relativa al risultato di esercizio 2022 delle aziende ospedaliere italiane, fonte Ragioneria di Stato, regione per regione https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=118499.