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I dati sui morti di Covid in Italia
I dati sono stati pubblicati dall’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità, e diffusi da Quotidiano Sanità. Le conferme sono ormai note: a morire sono soprattutto le persone anziane con un’età mediana sul totale degli oltre 106 mila morti registrati al 30 marzo di 81 anni.
Le donne decedute sono 46.852 (43,9%). L’età media dei pazienti deceduti positivi al Covid è più alta di oltre 30 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 82 anni – pazienti con infezione 47 anni).
Alla data del 30 marzo 2021 sono 1.188, dei 106.789 (1,1%), i pazienti deceduti per Covid di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 282 di questi avevano meno di 40 anni (172 uomini e 110 donne con età compresa tra 0 e 39 anni).
Presenza di altre patologie preesistenti
L’Iss ha poi analizzato un campione di 6.992 deceduti per i quali è stato possibile consultare le cartelle cliniche. Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,6 (mediana 3, Deviazione Standard 2,1). Complessivamente, 210 pazienti (3,0% del campione) presentavano 0 patologie, 815 (11,7%) presentavano 1 patologia, 1292 (18,5%) presentavano 2 patologie e 4675 (66,9%) presentavano 3 o più patologie.
Prima del ricovero in ospedale, il 20% dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi seguiva una terapia con ACE-inibitori e il 13% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina).
Patologie comuni più presenti nei morti per Covid
Le più comuni patologie croniche preesistenti nei pazienti deceduti per Covid sono cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, ipertensione arteriosa, demenza, insufficienza renale cronica, insufficienza respiratoria, aumentano con le età; diminuiscono, invece, con l’avanzare dell’età, le prevalenze di epatopatia cronica, delle patologie per cui è necessaria la dialisi, di infezione da HIV e di obesità; per diabete, BPCO e tumore si riscontra una diminuzione solo nell’ultima fascia di età in controtendenza alla generale crescita con l’età; per malattie autoimmuni, al contrario, si riscontra un aumento solo nell’ultima fascia di età in controtendenza alla diminuzione con l’età.