I punti principali della legge:
Il disegno di legge è incentrato su sei articoli soltanto. Gli aspetti principali riguardano l’inserimento dell’autismo nei LEA (livelli essenziali di assistenza); progetti di ricerca per migliorare la conoscenza del disturbo; aggiornamento ogni 6 mesi delle linee guida su prevenzione e cura. Più nello specifico la legge introdurrebbe queste novità:
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Sulla base di quanto stabilito dalle Nazioni Unite sui bisogni di persone affetta da autismo, si vanno a circoscrivere interventi finalizzati alla tutela della salute e al miglioramento delle condizioni di vita delle persone autistiche.
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Aggiornamento periodico da parte dell’ Istituto Superiore di Sanità delle linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico tenendo conto dell’ evoluzione delle conoscenze man mano acquisite.
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Inserimento dell’autismo nei LEA, i livelli essenziali di assistenza ovvero le prestazioni e i servizi che il Sistema Sanitario Nazionale fornisce ai cittadini in modo gratuito o dietro pagamento di un ticket.
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Aggiornamento da parte del Ministero della Salute entro 180 giorni dall’entrata in vigore del testo delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico.
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Promozione da parte del Ministero della Salute di progetti di ricerca incentrati sulla conoscenza del disturbo e sulle pratiche terapeutiche ed educative.
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Nessun onere ulteriore per la finanza pubblica dovuto all’applicazione di questa nuova legge.
Critiche alla legge:
Un disegno di legge che non è stato universalmente accolto con favore: il gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, che si è astenuto in fase di votazione, ha ad esempio parlato di provvedimento molto poco concreto che non andrebbe a generare benefici effettivi.
Per il M5S mancherebbe un programma di intervento mirato e la legge sarebbe incentrata esclusivamente su buoni propositi dato che non sono state incluse misure utili nel concreto quali integrazione scolastica, formazione degli insegnanti di sostegno, attività extramurali.
In sostanza un provvedimento non risolutivo, ma che nelle stesse intenzioni degli estensori dovrebbe essere solo il primo passo verso un obiettivo estremamente complicato: rendere più agevole la vita per le persone affette da autismo e per i loro familiari.