Lo stato di povertà degli italiani:
“Il Governo- prosegue il segretario Lamonica- sempre attento ai sondaggi, dovrebbe leggere con attenzione i dati del Censis, in particolare la parte in cui si riporta che il 90% degli italiani ritiene inefficaci e negative le misure promosse dal Governo stesso sul terreno della lotta alla poverta’”.
Misure che certamente non hanno avuto grande impatto sulla vita dei cittadini e che anzi hanno finito per acuire la distanza tra questi, ed una classe politica sempre più orientata indistintamente al semplice mantenimento e godimento dei privilegi acquisiti. Questa sensazione di lontananza avvertita dai cittadini in riferimento ai problemi reali del paese è un dato che, come ha sottolineato la stessa Lamonica, “il Governo dovrà tenere ben presente quando il 13 Dicembre presenterà a Milano il bilancio nazionale dell’anno europeo contro la povertà, per evitare di fare, anche in quell’occasione, della propaganda dannosa”.
Molti cittadini stretti ormai nella morsa della crisi riescono a malapena a sopravvivere tra stenti e sacrifici e secondo la sindacalista il Governo dovrebbe “raccogliere la denuncia proveniente dai cittadini e varare al più presto una legge nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, come hanno fatto tutti i paesi europei.”
Una cosa più facile a dirsi che non a compiersi soprattutto in un momento storico nel quale, ad una crisi economica già in atto a livello globale, se ne sta per aggiungere (o forse sarebbe il caso di dire che è presente già da tempo) un’altra politica e solamente italiana che renderà ancor più problematico prendere ogni decisione e potrebbe di conseguenza paralizzare ulteriormente il nostro paese.
Mala tempora currunt dicevano i latini; e leggendo le dichiarazioni sulla povertà in Italia la sensazione è proprio quella che, ancora una volta, i cittadini saranno lasciati soli al proprio destino.