Permessi di soggiorno e assunzioni finte:
In questo meccanismo perverso, i truffatori per effettuare le richieste di assunzione ricorrevano all’utilizzo di false identità, spesso di persone defunte o addirittura prese a caso dagli elenchi del telefono, per poi inviare la richiesta al Ministero; l’immigrato versava quindi la cifra pattuita nella speranza di ottenere il permesso tramite assunzione. Assunzioni che, inutile dirlo, risultavano totalmente fasulle e che gli immigrati pagavano con cifre spesso astronomiche, fino a 7.000 euro.
Dai dati forniti dalla Questura risultano già esserci circa 300 denunciati e 200 espulsi ma tuttavia i numerii risultano esser ancora provvisori tenendo conto dell’enorme quantità di domande ritenute sospette che sono pervenute; basti pensare che, solo nella Provincia di Roma, sono state presentate circa 30.000 domande delle quali, secondo l’Ufficio immigrazione, 8.000 risultano essere sospette e 1.500 sicuramente fasulle.
Quella di raggirare stranieri irregolari promettendo il rilascio del permesso di soggiorno in cambio dell’esborso di cifre piuttosto consistenti è una pratica ormai molto diffusa nel nostro paese, ne avevamo già parlato dalle pagine del nostro giornale ( Regolarizzazione stranieri: l’esercito dei truffati ); nell’ultimo anno, in seguito alla sanatoria per la regolarizzazione di colf e badanti, le truffe sono aumentate dismisura con l’apertura di molte pratiche illecite da parte di datori di lavoro fittizi.
Quante truffe sui permessi di soggiorno:
In questo modo lo straniero paga la cifra richiesta, pronto a tutto pur di ottenere il permesso di soggiorno il cui conseguimento, qui in Italia, è un percorso piuttosto lungo e porta molti lavoratori immigrati a vivere nella clandestinità spesso sotto scacco di datori di lavoro ben disposti ad approfittare di questa condizione.
Chi organizza queste truffe, tra l’altro, può contare su un fattore determinante, vale a dire la condizione di irregolarità da parte dell’immigrato che si presenta a fare la richiesta il quale, una volta truffato, ci penserà bene prima sporgere denuncia, pena uscire allo scoperto e rimediare, nella migliore delle ipotesi, un decreto di espulsione immediato.