La legge Mathys in Francia:
Una norma che prende spunto dalla Francia, dove è presente una legge che regolamenta la materia; si tratta della cosiddetta legge Mathys, dal nome di un ragazzino di 10 anni morto nel 2009 e la cui storia commosse il mondo intero.
Mathys era affetto da un tumore al fegato, il padre del ragazzo lavorava nello stabilimento Badoit di Saint-Galmier; quando i colleghi appresero della gravità della situazione del ragazzo e capirono che non avrebbe vissuto ancora a lungo decisero di fare un regalo simbolico al padre di Mathys. Il quale aveva espresso un desiderio: “Vorrei solo avere altro tempo da passare con il mio bambino”.
Ecco quindi che fu organizzata una colletta non per raccogliere soldi, ma per regalare al padre di Mathys i giorni di ferie arretrati che appartenevano ai colleghi. Furono in tutto 170 i giorni donati al papà di Mathys da parte dei suoi compagni di lavoro.
Dopo la morte del ragazzo, avvenuta nel 2009, l’ Assemblea nazionale, ovvero un ramo del parlamento francese, emanò nel 2012 una legge che andava a prevedere la possibilità per un lavoratore di “rinunciare anonimamente e senza contropartita a tutti o a una parte dei giorni di riposo arretrati” per regalarli ad un collega il cui figlio di età inferiore ai 20 anni fosse gravemente malato, portatore di handicap o vittima di un incidente particolarmente grave.
Meccanismo delle ferie solidali in Italia:
La legge italiana in materia di ferie solidali prende quindi spunto dalla legge Mathys e si muoverà sulla sua falsa riga. Un provvedimento che potrebbe avere un impatto sociale piuttosto consistente e che va ad aiutare tutti quei genitori che a fatica si dividono tra il proprio lavoro e la cura di un figlio con problemi di salute; ecco quindi le ferie solidali.
Solo nei casi di presenza di malattia da parte di un figlio del lavoratore, un collega del lavoratore stesso può regalare le proprie ferie al compagno di lavoro per consentirgli di stare a casa. I lavoratori potranno cedere al collega solo i giorni di riposo in eccesso rispetto al tetto minimo fissato dalla legge ed esclusivamente in presenza di un figlio minore con necessità di presenza fisica e cure costanti per le particolari condizioni di salute.
Un meccanismo di supporto che metterà in evidenza, di questo ne siamo convinti, le grandi doti di solidarietà che da sempre caratterizzano gli italiani.