In questo articolo parliamo di:
Modello F24: cos’è e come si paga
Il modello F24 è, in Italia, utilizzato per il pagamento della maggior parte delle imposte, contributi e tasse di vario genere: è il modello più utilizzato da singoli cittadini, imprese e aziende per il pagamento delle imposte dovute. A partire dal 2012 è stato introdotto un nuovo modello F24, cosiddetto semplificato, che è andato a sostituire il precedente.
Ad oggi i pagamenti degli F24 possono effettuarsi presso uffici postali, banche, sportelli degli agenti incaricati della riscossione. È sufficiente scaricare il modulo presso il sito dell’agenzia delle entrate, seguire le istruzioni per la compilazione e quindi recarsi fisicamente presso uno dei luoghi di cui sopra per il versamento.
Così ha funzionato fino ad oggi; perché, come detto, per gli importi superiori ai 1.000 euro a partire dal 1 ottobre si potrà solo e soltanto procedere per via telematica visto l’obbligo introdotto dalla legge.
F 24 sopra i 1.000 euro: solo per via telematica
La decisione presa dal governo Renzi e contenuta nel decreto Irpef va a sancire che tale obbligo riguardi tutti quanti: dalle imprese alle persone fisiche titolari e non di partita iva. L’ F24 andrà quindi compilato per via telematica escluisvamente tramite i sevizi di rete messi a disposizione da:
- Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline);
- Home banking, ovvero il sistema di gestione del proprio conto corrente attraverso internet, delle banche e di Poste italiane
Questa nuova impostazione andrà quindi a riguardare, ad esempio, le dichiarazioni dei redditi; che verosimilmente nella stragrande maggioranza dei casi superano i 1.000 euro e dunque devono essere pagate tramite F24 telematico.
Una novità che è senz’altro apprezzabile e apprezzata da parte di chi ha dimestichezza con internet e con l’home banking; ma che viceversa rischia di gettare nel panico milioni di anziani che ancora non utilizzano la rete e che avranno bisogno di un supporto per la compilazione dei proprio F24. E chissà che non nascano società di servizi specializzate nel supporto a persone anziane per queste attività di internet fermo restando che qualcosa di questo genere già esiste.
Una norma contro gli anziani
Una norma che va contro le persone anziane esattamente come quella introdotta nel 2012 dal governo Monti, che andava a prevedere il divieto di pagamento in contanti oltre i 1.000 euro; divieto che impediva a gli anziani di poter riscuotere la pensione in contanti presso l’ufficio postale obbligandoli a farsela accreditare:
- su conto corrente (per chi lo aveva)
- su carte prepagate (idem)
- su libretti postali nominativi (stesso discorso)
Il risultato fu una corsa da parte dei pensionati a munirsi di uno di quei 3 strumenti previsti per l’accredito della pensione. Chissà che dopo questo provvedimento sugli F24 non ci sarà una corsa da parte delle persone più anziane all’apertura di un conto home banking; o magari un boom di richieste di corsi per imparare a utilizzare internet.