Studenti italiani e uso di droghe:
Tornando ai risultati dello studio sui comportamenti legati all’uso di sostanze stupefacenti, da questi ei evince che l’1% degli studenti italiani è schiavo di droghe pesanti: si parla naturalmente di cocaina ed eroina e sono circa 36mila i ragazzi che hanno provato l’eroina o altri oppiacei almeno una volta nella vita.
Di questi, ben 28mila ne hanno fatto utilizzo nell’ultimo anno, il 2013, quello di riferimento della ricerca, mentre sono circa 16mila quelli che ne hanno fatto un utilizzo più frequente, ovvero 10 o più volte nell’ultimo mese.
È interessante incrociare questo dato con un altro che avevamo fornito diversi mesi fa, ovvero quello relativo all’identikit del consumatore di eroina in Italia: secondo uno studio effettuato da fK Eurisko, istituto operante in Italia nelle ricerche sul consumatore, il prototipo del consumatore di eroina sarebbe sempre più identificabile in persone giovani ed acculturate.
Tornando al rapporto Espad-Italia e passando alla cocaina, è interessante notare che anche qui è in crescita il consumo frequente. Sono 65mila i giovani che hanno fatto uso di cocaina almeno una volta nell’ultimo anno mentre circa 19mila ne fanno uso intensivo.
Droghe sintetiche in Italia:
Dati importanti che crescono a dismisura se andiamo ad analizzare il consumo delle sostanze cosiddette leggere: nel 2013 sono quasi 600mila i ragazzi che hanno fatto utilizzo almeno una volta di cannabis, mentre sono quasi 75mila coloro i quali ne fanno un uso quotidiano.
Ultimo dato è quello riferito alle droghe sintetiche, le cosiddette pasticche: anche qui i numeri dell’ultimo anno sono in crescita. Si parla di Lsd, amfetamina, ecstasy, ketamina; e nel 2013 sono stati oltre 65mila i ragazzi che hanno fatto uso di stimolanti, e 60mila circa quelli che hanno assunto allucinogeni.
Il dato forse più preoccupante di tutta l’indagine condotta sugli studenti italiani è quello relativo all’età del primo consumo di droga; dato che si è abbassato sensibilmente se è vero che è scesa a 15 anni l’età media del primo ‘incontro’ con la droga.
Segnali, quelli emersi dal Espad-Italia, estremamente inquietanti soprattutto perchè raccolti nell’ambito del mondo giovanile; se i numeri sono questi c’è poco da stare sereni per il futuro.