Part-time agevolato in uscita:
Al via il part-time agevolato in uscita per i lavoratori prossimi alle pensione. Il meccanismo consiste nella possibilità di optare per un part-time con l’azienda che si impegna a versare al lavoratore i contributi che sarebbero stati a suo carico in caso di full time negli ultimi tre anni di contratto, e con in più una contribuzione aggiuntiva calcolata sulla prestazione non effettuata a carico della finanza pubblica.
Il provvedimento riguarda solo le tipologie di lavoratori descritte sopra e verrà finanziato con 60 milioni nel 2016, 120 nel 2017 e 60 nel 2018.
Cosa cambia per il lavoratore:
In termini pratici, il lavoratore che opterà per questa soluzione vedrà una riduzione sostanziale del proprio orario lavorativo riscontrabile tra il 40 e il 60%.
Ricordiamo che i requisiti da maturare per godere del trattamento sono 66 anni e 7 mesi per i lavoratori dipendenti maschi; 65 anni e 7 mesi per quanto riguarda le lavoratrici del settore privato per il biennio 2016-2017, soglia che per il 2018 passerà a 66 anni e 7 mesi equiparando quindi i lavoratori maschi.
Sempre per quanto riguarda le lavoratrici donne si sta studiando la possibilità di introdurre nuovamente il regime sperimentale già utilizzato nel 2004 che consentirebbe alle lavoratrici dipendenti l’uscita anticipata con 57 anni e 35 di contributi ma a seguito di un ricalcolo contributivo della pensione.
È la cosiddetta Opzione donna ed era stata già messa in pratica in regime sperimentale dalla legge 243 del 2004.