I dati sul Covid aggiornati
Quindi incidenza al 9% e nuovi casi in crescita del 16%: il dato dei ricoverati è di 5.741 ricoverati con una occupazione di posti letto in area medica pari al 9,2%, dato che fa registrare un incremento del +7,7% rispetto alla settimana precedente. Nell’ultima settimana si sono registrati 291 decessi, per un incremento del +23,8% (la settimana scorsa erano stati 235).
Per arrivare a questi dati sono stati effettuati 277.938 tamponi, con una crescita del +9,0% rispetto alla settimana precedente quando erano stati 254.920. Da questi tamponi effettuati è emerso un tasso di positività del 18,8%, quindi in crescita del 1,1% rispetto alla settimana precedente (17,6%).
Dati, quindi, tutti in aumento, compresi anche quelli riferiti all’occupazione dei posti letto in area medica e all’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,9% (170 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (1,5% al 22/11/2023).
RT, indice di trasmissibilità
Diventa interessante analizzare concetti che ormai sono diventati noti tra la popolazione a seguito della pandemia del 2020: ad esempio il dato dell’RT, l’indice di trasmissibilità, un numero che serve per valutare il livello di contagiosità di un agente infettivo in quanto va ad indicare la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva prendendo a riferimento il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento.
Sulla base di questo, tornando ai numeri del Covid, l’incidenza dei casi diagnosticati e segnalati nell’ultima settimana di novembre 2023 è pari a 89 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alle settimane precedenti in tutte le regioni (l’incidenza maggiore si registra in Veneto, la minore in Sicilia), e per tutte le fasce di età (con incidenza maggiore per le fasce di età di oltre 90 anni).
Secondo le dichiarazioni del Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia: “I dati confermano sostanzialmente l’andamento previsto rispetto alla stagionalità. Rinnoviamo l’appello alle Regioni ad intensificare gli sforzi organizzativi e a predisporre Open Day nei quali offrire libero accesso senza prenotazione per le vaccinazioni”.