Raccolta di storie di persone disabili:
L’intera campagna è articolata in diverse fasi; nella prima, sono stata raccolte storie e testimonianze dirette di persone con disabilità e dei parenti che vivono con loro.
Centinaia di storie che sono disponibili sul sito www.inmyplace.it e che certificano lo spaccato quotidiano della vita dei disabili italiani. Storie personali raccontate in prima persona, senza filtri, in modo diretto e sintetico per mettere in risalto le difficoltà con le quali si è costretti a convivere, pregiudizi, esclusione sociale, discriminazioni, barriere architettoniche da superare quotidianamente.
Prendere il posto di una persona disabile:
Il messaggio della campagna lanciata dalla Fish è più che mai chiaro e incisivo: “Hai mai pensato di prendere il posto di una persona con disabilità?” E questa riguarda la seconda fase della campagna.
Andando sul sito e leggendo tra le centinaia di storie presenti, ciascuno può decidere di adottarne una, magari quella che lo colpisce maggiormente, e condividerla con un semplice click sui proprio profili social andando così, in maniera ideale, a prendere il posto del protagonista della storia.
L’obiettivo è quello di arrivare alla data del 3 dicembre, la giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, con molti scambi di posto andati a buon fine. Solo così, nelle intenzioni dei promotori della campagna, si può pensare di abbattere i muri, soprattutto quelli mentali, che ancora oggi esistono verso i disabili e che si materializzano con pregiudizi e paure.