Risposta del ministero delle Pari Opportunità al caso Darenka:
Il nonno di Darenka, il signor Mario D’Auria, ci aveva spiegato come, dopo anni di sacrifici fatti per aiutare la bambina, ora non riesce più a sostenere le spese economiche relative alle cure necessarie per la sua salute, essendo la sua una famiglia composta da 5 persone dove solo la nonna della bambina ha un vero lavoro (con cui però la famiglia deve far fronte alle spese relative all’affitto, alle bollette, alla spesa alimentare e a tutte le prime necessità imprescindibili per la sopravvivenza quotidiana).
Darenka avrebbe bisogno di una struttura in grado di ospitarla e di rimetterla in piedi, per questo Mario aveva più volte chiesto l’aiuto delle Istituzioni, senza mai aver ottenuto alcun tipo di riscontro. Questa volta sembrava che qualcosa si fosse mosso.
In seguito alla pubblicazione del nostro articolo, inviato per conoscenza a molti organi Istituzionali, la nostra redazione era stata infatti contattata, in data 7 Settembre, dalla Segreteria di Gabinetto del Ministro per le Pari Opportunità con il seguente messaggio inviatoci per posta elettronica: “avremmo bisogno di alcuni dettagli per poter essere d’aiuto alla bambina bisognosa di cure. Dovremmo conoscere un recapito telefonico del signore che la ospita,per contattarlo, e il suo domicilio. Grazie”.
In attesa di passi concreti:
Prontamente la redazione inviò i dati e i recapiti di Mario, che infatti due giorni dopo (9 Settembre), ci informò di essere stato contattato telefonicamente dalla Segreteria del Ministro Mara Carfagna, che gli comunicò di aver scritto una lettera al sindaco del suo Comune (Fisciano). A rigor di logica Mario avrebbe dovuto esser contattato nuovamente ma, ad oggi, dopo oltre 10 giorni non c’è stato alcun tipo di sviluppo e Mario è in attesa di risposte.
“Che senso ha venire contattati dal Ministro e poi rimanere così, in attesa? Perché darmi una speranza? Se davvero vogliono aiutarmi come hanno fatto credere qualcuno dovrebbe, quanto meno, farmi sapere qualcosa; altrimenti le Istituzioni, oltre ad ignorarmi, dimostrano davvero poco rispetto per chi, come noi, è alle prese con una vita di sacrifici”. Darenka è una bambina di 5 anni che soffre: avrebbe bisogno di cure, non di false speranze.