Gli anziani in Italia: crescono i non autosufficienti
In generale i dati indicano che gli anziani in Italia superano i 12 milioni. Di questi circa 3 milioni hanno tra gli 80 e gli 89 anni, mentre 440mila sarebbero, invece, gli ultra 90enni. Si tratta di percentuali destinate a salire ulteriormente, tanto che nel 2051 si arriverà a superare la soglia del 34%. Ad oggi circa 2,7 milioni sono parzialmente o del tutto non autosufficienti e anche questo dato risulta in costante crescita.
Cifre, dunque, decisamente superiori rispetto al numero di strutture dedicate all’assistenza presenti sul territorio. C’è poi da dire che non tutte le famiglie possono permettersi la retta mensile richiesta dalle case di cura o di riposo: nella maggioranza dei casi si tratta di costi difficilmente accessibili.
Il costo medio di permanenza in una struttura residenziale va dai 1.100 fino ai 1.400 euro al mese per quello di tipo socio-sanitario. Per i Centri diurni, invece, il costo varia dai 250 fino agli 800 euro al mese previsti per quelli dedicati ai malati di Alzheimer.
Ad oggi, inoltre, solo l’82% delle strutture residenziali si è dotata della Carta dei Servizi, necessaria per monitorare i livelli di qualità dei servizi offerti ai cittadini. Carte che, in molti casi, non vengono neppure consegnate agli utenti e alle loro famiglie al momento del ricovero.
La vergogna delle case di riposo lager:
E proprio legata al ricovero degli anziani è una sconcertante notizia delle ultime ore, relativa al ritrovamento di una casa di riposo-lager nella città di Sanremo costata fino ad ora l’arresto di 7 persone (al centro dell’inchiesta ci sarebbe anche Rosalba Nasi, direttrice della casa di riposo e moglie del senatore Pdl Gabriele Boscetto).
Maltrattavano ripetutamente gli anziani: insultati, denutriti e abbandonati a loro stessi in condizioni igieniche indecenti. il personale della guardia di finanza parla di “inaudite violenze”. Episodi, cioè, di autentico sadismo: anziani legati al letto e abbandonati, picchiati e insultati, incapaci di difendersi. Gli abusi sono stati documentati di nascosto per tre mesi, con filmati e fotografie, dalla guardia di finanza. Nell’indagine della magistratura sanremese ci sarebbero anche due morti “sospette”, avvenute nel 2005-2006.
Il tutto nell’inerzia complice dei dirigenti della struttura. I magistrati sostengono inoltre che l’indagine sulla casa-lager “Borea” di Sanremo, potrebbe non aver ancora scoperchiato tutte le sue vergogne. Sconcerta tanta brutalità. Al pari dell‘indifferenza delle istituzioni verso i problemi di una categoria sociale così fragile e silenziosa nonostante la sua vastità.