Assistenza anziani a Napoli:
E’ in questo contesto che si inserisce il progetto “A casa è meglio”, della Comunità di Sant’Egidio; avviato nel 2006 con i fondi di Enelcuore e finanziato dal Comune di Napoli a partire dal 2009, permette “con 60.000 euro all’anno e l’impiego di due operatori, di assistere a casa 80 anziani nel quartiere Sanità”. L’assistenza è possibile anche grazie al circuito del volontariato che si è innescato attorno al progetto, che ora potrebbe essere allargato.
In un altro angolo di Campania, la provincia di Salerno il volontariato è protagonista di un progetto di miglioramento della qualità della vita degli anziani; stiamo parlando di “Nonnet” progetto promosso da Legambiente Campania e dalla Fondazione Mondo Digitale.
Si tratta di uno scambio intergenerazionale per cui i cittadini pensionati insegnano agli studenti campani la coltivazione biologica e i ragazzi diventano tutor per l’alfabetizzazione digitale degli over 60. Si parte dai comuni di Pontecagnano, Eboli e Succivo.
Attività per anziani:
Questa interessante iniziativa rientra nel piano di riqualificazione territoriale “1000 orti per la Campania” già avviato da Legambiente, che prevede l’assegnazione gratuita degli orti di città ai cittadini pensionati che li coltivano insieme agli studenti delle scuole. Presso gli orti verranno attivate le Ortoline, spazi on line dedicati allo scambio di esperienze e stili di vita, nonché alla consultazione di buone pratiche di coltivazione.
Come? Dopo aver imparato a coltivare i prodotti biologici anziani e giovani tutor, ognuno secondo la propria esperienza, potranno condividere on line le tecniche di coltivazione più innovative in una community per l’ambiente e raccontare la loro esperienza con video, podcast e Ortoradio (veri e propri servizi radiofonici realizzati dai ragazzi).
Gli anziani impareranno ad usare il computer, la posta elettronica, i principali programmi informatici e inoltre, alla fine di ogni percorso i ragazzi realizzeranno, con il contributo dell’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e la supervisione di agronomi esperti, il manuale di educazione ambientale per trasformare le competenze acquisite sul campo in conoscenze da condividere.