Seguici su:

Sociale

Letto 4614 Volte
Condividi

Anziani: in Campania la qualità di vita più bassa

La Campania felix dei romani non è terra felice per tutti, di certo non per gli anziani. Secondo i dati ISTAT la Campania è la regione d’Italia in cui l’aspettativa di vita è più breve e in cui gli anziani hanno la qualità di vita tra le peggiori del Paese infatti a Napoli e nella regione l’aspettativa di vita è di 77,4 anni per i maschi e 83 per le donne a fronte di una media nazionale, rispettivamente, di 78,9 e 84,2 anni.
Ma è anche la qualità della vita ad essere spesso scadente: il 14,14% degli anziani percepisce la pensione sociale rispetto al 6,7% del dato nazionale. Ad aggravare il quadro la continua emorragia di fondi; infatti, negli ultimi anni a Napoli il comune ha tagliato fino al 5% i fondi da destinare alla terza età.
Molti gli anziani che vivono soli, nel capoluogo partenopeo sono 41.000 gli over 65 e addirittura 8.500 hanno più di 85 anni eppure solo lo 0,5% usufruisce dei servizi di assistenza domiciliare. Un dato quest’ultimo, che regala alla Campania il penultimo posto in Italia come percentuale di anziani utenti dei servizi domiciliari e residenziali, e all’ultimo come percentuale di anziani utenti di strutture.

 

Assistenza anziani a Napoli:

E’ in questo contesto che si inserisce il progetto “A casa è meglio”, della Comunità di Sant’Egidio; avviato nel 2006 con i fondi di Enelcuore e finanziato dal Comune di Napoli a partire dal 2009, permette “con 60.000 euro all’anno e l’impiego di due operatori, di assistere a casa 80 anziani nel quartiere Sanità”. L’assistenza è possibile anche grazie al circuito del volontariato che si è innescato attorno al progetto, che ora potrebbe essere allargato.
In un altro angolo di Campania, la provincia di Salerno il volontariato è protagonista di un progetto di miglioramento della qualità della vita degli anziani; stiamo parlando di “Nonnet” progetto promosso da Legambiente Campania e dalla Fondazione Mondo Digitale.
Si tratta di uno scambio intergenerazionale per cui i cittadini pensionati insegnano agli studenti campani la coltivazione biologica e i ragazzi diventano tutor per l’alfabetizzazione digitale degli over 60. Si parte dai comuni di Pontecagnano, Eboli e Succivo.

Attività per anziani:

Questa interessante iniziativa rientra nel piano di riqualificazione territoriale “1000 orti per la Campania” già avviato da Legambiente, che prevede l’assegnazione gratuita degli orti di città ai cittadini pensionati che li coltivano insieme agli studenti delle scuole. Presso gli orti verranno attivate le Ortoline, spazi on line dedicati allo scambio di esperienze e stili di vita, nonché alla consultazione di buone pratiche di coltivazione.
Come? Dopo aver imparato a coltivare i prodotti biologici anziani e giovani tutor, ognuno secondo la propria esperienza, potranno condividere on line le tecniche di coltivazione più innovative in una community per l’ambiente e raccontare la loro esperienza con video, podcast e Ortoradio (veri e propri servizi radiofonici realizzati dai ragazzi).
Gli anziani impareranno ad usare il computer, la posta elettronica, i principali programmi informatici e inoltre, alla fine di ogni percorso i ragazzi realizzeranno, con il contributo dell’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e la supervisione di agronomi esperti, il manuale di educazione ambientale per trasformare le competenze acquisite sul campo in conoscenze da condividere.

Pubblicato in Sociale

Scritto da

Potrebbe interessarti

Lascia un commento

Seguici su: