In questo articolo parliamo di:
Falchi e colombe uniti con Berlusconi:
Ed infatti tutti quelli del Pdl, indipendentemente dalla razza di appartenenza, sia che fossero falchi o colombe o lealisti o governativi o ministeriali o magari anche diversamente berlusconiani o veramente berlusconiani o decisamente berlusconiani o fintamente berlusconiani o empaticamente berlusconiani (no, questi no perché si trovano nel Pd) hanno passato le ultime settimane soffrendo atrocemente neanche fossero galline (per mantenersi nel mondo dei pennuti) sul punto di fare l’uovo.
E infatti si vedeva chiaramente che trattenevano e stringevano e strabuzzavano gli occhi per non farselo scappare, l’uovo. E quando parlavano tutti atteggiavano infatti la boccuccia come fosse, metaforicamente parlando, le cavità nella quale l’uovo si culla.
E l’ovetto era sempre lì lì per uscire. Ma mai pronto, poiché c’è momento e momento per presentarsi al mondo ed esservi accolto con favore e non a colpi di uova marce. Per l’appunto. Non perché stia male dove sta, l’uovo, quello vero. Coccolato, ben nutrito e soprattutto al calduccio in mezzo a tutti quegli umori e, in più, senza tema di rotture, quelle arriveranno con le frittate, né di sbattimenti, quelli arriveranno con le crepes suzette.
È alla gallina (anche quella metaforica) che questa situazione di mezzo dentro e mezzo fuori proprio non va a genio. Non solo per una ideologica questione di chiarezza, che peraltro per parallelo proprio con la chiara dell’uovo si fanno delle meringhe favolose, ma anche di sforzo fisico, di contrazioni e di spasmi che proprio non è facile da reggere. L’ essere sul punto di … ma non quagliare mai è una sofferenza senza fine.
Amnistia per Berlusconi:
Ma poi finalmente si sono decisi. Finalmente l’hanno detto: l’amnistia deve valere anche per Berlusconi. «Per bacco – avranno detto i più – chi avrebbe mai pensato di tenerlo fuori da quest’atto di clemenza? Oltre tutto lui, proprio lui che gli atti di clemenza se li cuciva addosso allungando ed accorciando e prescrivendo ed introducendo che nelle sue mani il diritto assomigliava di più ad una omelette che non a un fatto serio.
E quindi ecco la frittata, con uovo debitamente rotto ça va sans dire, che suona così: «amnistia anche per Berlusconi. Poiché non s’è mai visto che una legge sia fatta contra personam.» E soprattutto contro quell’uno che non solo non è abituato a questo tipo di trattamento ma che è anche un grande statista. Ed a pronunciare la esilarante battuta può essere solo il più diversamente berlusconiano che ci sia, tanto da essere stato addirittura, a sua insaputa e con sua somma sorpresa, considerato addirittura un saggio: Gaetano Quagliariello. Che peraltro, nomen omen, ha il cognome uccellifero che più si adatta alla voga del momento. E quindi è stato detto ciò che i più sospettosi subodoravano da tempo e i più ingenui davano per impossibile.
Che fare ora che si parla di un personaggio così importante
Adesso la questione è sul tappeto in modo chiaro ed in equivoco quindi che fare? Finora i Von Clausewitz della politichella italiana si erano nascosti dietro la sofferenza di 60.000 carcerati che per una buona parte son poveri cristi, essendo la larga maggioranza dei delinquenti veri a piede libero. Per mancanza di spazio nelle celle. Poi hanno sperato nei 101, che se fossero cani sarebbe un tripudio di felicità ma invece son quelli che hanno impallinato il prode Prodi.
Ma adesso che l’uovo è uscito e ne è stata conclamata la dischiusa bisognerà trovare il modo per gestire la questione anche perché il pulcino di cui si dice di star chiuso in casa non ne ha punto voglia e di tornare a fare il gallo ha un grande ardore.