Chi è Gianluigi Piras:
Pare che il post abbia ricevuto molti ‘mi piace’ a riprova che la madre degli imbecilli è sempre gravida, ma su questo punto non c’è originalità visti gli illustri esempi che l’hanno preceduto. Ci sono stati anche molti ‘vergogna’ a testimoniare la speranza che, forse, il Paese non sia giunto alla frutta.
Così come è stato poco originale abbozzare la classica debole difesa centrata su “è un grosso equivoco”, che di equivoci piccoli, medi, grossi e grossissimi l’Italia è piena.
Poi, colpo di scena, è emerso qualcosa di effettivamente originale: il signor (qui il titolo di signore gli spetta di diritto) ha dichiarato che “accetterà qualsiasi iniziativa legale al fine di pagare il giusto prezzo anche di fronte alla legge” e contemporaneamente si è dimesso da tutti gli incarichi politici ricoperti. Incarichi che a onor del vero non sono propriamente pochi infatti il Piras è:
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presidente del Forum regionale dei diritti civili;
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membro della direzione regionale del Pd;
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consigliere regionale;
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membro del coordinamento regionale dell’Anci;
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coordinatore dell’associazione Prossima Italia, che casualmente si batte per i diritti civili.
Un po’ bulimico in quanto a incarichi il Piras che a seguire tutte queste attività più il suo lavoro di organizzatore di eventi che è quello che gli dovrebbe garantire il pane e il companatico può fare una certa fatica.
E quindi, detto senza voler assolutamente essere di giustificazione, ci si può anche perdere la testa. Che se questa invece fosse stata collegata al momento in cui le mani hanno cominciato a correre sulla tastiera del computer non sarebbe stato male. Troppi incarichi possono far andare in confusione.
La scelta di dimettersi:
Però l’originalità delle dimissioni resta. Magari il senatore Calderoli (leghista) e il deputato Buonanno (leghista) e il consigliere di Cavarzene Garbin (Sel) potrebbero trarne qualche spunto per le loro prossime future azioni.
Che a prendersi un po’ di riposo dalla politica e a tornare a fare quello che si faceva prima, ammesso si facesse qualcosa, non sarebbe male. Infondo la politica non necessariamente deve essere intesa come un mestiere poiché ci sono anche altri modi per guadagnare e sbarcare il lunario. Infine, altro bel esempio di cui si deve essere grati al Piras sono le dimissioni che ha dato dal partito restituendo la tessera.
C’è da augurarsi che il partito, a tutti suoi livelli, dalla sezione fino al regionale e magari anche nazionale, sappia essere all’altezza della situazione e tranquillamente le accetti così come suggerisce il buon senso. E con ciò marcando le differenze con chi ancora se ne va a comiziare senza vergogna.
Morale: la stupidità è trasversale e non basta eccellere in qualcosa, come insegna anche la saltatrice russa, per essere giustificati su tutto. Pace e dimissioni a tutti.