Il parco Bracci e la targa per i fratelli Mattei:
Sarà che qui la storia è impressa nelle strade: il Parco dedicato ad Annarella Bracci, la piccola trovata morta in fondo a un pozzo in Via La Nebbia, vicino Torrevecchia, nel febbraio del 1950 e il cui delitto è ancora avvolto dal mistero; il murales a piazza San Zaccaria Papa in ricordo di Mario Delle Cave, il 18enne travolto da un veicolo dei Carabinieri nel settembre 2011 mentre con lo scooter era fermo a un semaforo; Piazza Clemente XI ribattezzata dai residenti Piazza Mario Salvi, il “compagno” ucciso da un agente nell’aprile del ‘76. E ancora la targa per i fratelli Mattei, figli del segretario Msi del quartiere, morti bruciati nel tristemente noto rogo di Primavalle del 1973.
Storie di ieri. “Adesso c’è meno criminalità, meno spaccio, meno violenza”, raccontano due ragazzi seduti su un muretto in via Federico Borromeo. “Il quartiere è migliorato rispetto al passato –aggiungono- ma offre poco ai giovani, oltre al fatto che alcune cose proprio non vanno”. Come le case popolari, marchio di fabbrica del quartiere Primavalle, ristrutturate per metà e male; o le strade piene di buche il vecchio mercato coperto che fa fatica a sopravvivere.
“Gli interventi di manutenzione sono troppo scarsi –spiega Mauro, giovane architetto che vive a Primavalle- di recente, in piazza è stato sistemato il percorso per disabili, ma resta il problema dei parcheggi e di un degrado generale di cui dovrebbero occuparsi Municipio e Comune”.
Uno spirito comunitario antico:
I residenti sono stanchi di aspettare. La comunità, inoltre, non ha digerito lo sfregio al Parco Anna Bracci appena riqualificato, dove qualche teppista ha distrutto indisturbato diverse panchine e ricoperto di graffiti tutta l’area giochi dei bimbi.
Anche per i più piccoli, la biblioteca comunale intitolata a Franco Basaglia è diventata il punto di riferimento culturale della zona. “Qui organizziamo feste, eventi, letture a tema –spiega Milena, volontaria dell’associazione Auser- e nel pomeriggio persone di tutte le nazionalità affollano le numerose sale a disposizione”.
I residenti sono in contatto fra loro anche grazie a Facebook, dove è nato un gruppo sulla borgata per scambiare e condividere ricordi, informazioni, foto di ieri e di oggi. Da qui si capisce che Primavalle non è solo una periferia di Roma: è un’atmosfera fatta di lotte e memoria. E di uno spirito comunitario antico che, seppur impalpabile, si avverte chiaramente nei vicoli e nelle strade di tutto il quartiere.
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