1) La manovra taglierà i trasferimenti economici dallo Stato alle Regioni e ai Comuni e di conseguenza ridurrà le prestazioni nei settori della disabilità, della salute mentale e degli anziani fragili; condizionerà negativamente anche i servizi sanitari ospedalieri e territoriali e scompariranno le politiche della prevenzione.
2) La manovra porterà al licenziamento di migliaia di medici precari impegnati nei settori dell’Emergenza e al pensionamento di 30.000 medici e dirigenti sanitari con l’impossibilità di assicurare la continuità assistenziale e l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza a causa della riduzione dei posti letto e delle sedute operatorie e comporterà l’allungamento delle liste di attesa per le prestazioni radiologiche di alta tecnologia.
Il risultato finale sarà la riduzione della qualità’ e della quantità delle prestazioni erogate ai cittadini italiani.
Con questi presupposti si rischia di avere diritti diversi a seconda delle condizioni economiche delle Regioni nelle quali si vive e di essere privati del SSN, quale presidio fondamentale della tutela della salute: un diritto costituzionale che deve essere riconosciuto a tutti senza distinzioni di censo.
Chi può contare su adeguate condizioni economiche si rivolgerà al privato, ma chi vive in condizioni economiche disagiate o del proprio stipendio di dipendente o di una modesta pensione si dovrà mettere in fila!!
Chiediamo a Te, caro Cittadino, di aiutarci a difendere i tuoi diritti a tutela della salute in tutto il territorio nazionale.
Chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del servizio sanitario pubblico di operare per ecluderlo dai tagli previsti dalla manovra economica.
Grazie per la Tua attenzione.”
I Sindacati dei Dirigenti Medici, Veterinari, Sanitari e Amministrativi del Servizio Sanitario Nazionale.