L’amarissima sorpresa del parroco Don Tommy Garzìa (non ha ritenuto di rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito, per ovvi motivi) non gli ha impedito di officiare la messa domenicale, pur nello scempio di diverse statue della chiesa sfregiate, nella viva costernazione dei fedeli e dei parrocchiani della parte alta del paese (denominata in gergo albanese “Us & Cument”).
Subito allertati la Caserma dei carabinieri di Barile ed il Comando di polizia municipale, dopo un primo sopralluogo delle forze dell’ordine, l’area dell’ennesimo furto sacrilego è stata recintata e sottoposta “a sequestro” cautelativo (tempo addietro, ancora uno sconcertante furto sacrilego, scoperto dai Priori della Confraternita S.Atanasio ,Luigi Saracino e Michele Giuliano, ai danni della preziosa “reliquia” di San Rocco, già benedetta dal Vescovo diocesano, dentro un ostensorio artistico, poggiato sull’altare del vecchio tempio).
Molto dispiaciuto del brutto episodio , assieme alla popolazione tutta , il direttivo dell’Associazione turistica “Pro loco” (presidente Daniele Bracuto) che appena un mese fa aveva allestito-con successo- nel settecentesco istituto “Padre Minozzi”- la XVIII edizione della kermesse enogastronomica ed artistica “Tumact me Tulez” (PIOT Vulture). Intanto le indagini per accertare responsabilità del caso proseguono a pieno ritmo.
Donato M. Mazzeo