“Gentilissimo Direttore
Sono una telespettatrice di RAI 3, mi permetto disturbarla per sottoporle un importante quesito che spero lei vorrà aiutarmi a risolvere.
Una settimana fa esattamente il 13 di Luglio ho partecipato alla trasmissione Cominciamo bene estate SU Rai 3, la rete da lei diretta, una bella trasmissione che affronta argomenti seri e altri più leggeri, ma sempre rendendo il pubblico partecipe, questo grazie al coinvolgimento che i conduttori Michele Mirabella e Arianna Ciampoli riescono con la loro professionalità a realizzare.
L’ascolto è stato, lei ne sarà stato informato certamente, di 1 milione e 100 mila spettatori, non male per l’orario, le 10 di mattino in settimana, l’argomento era importante, un grande tema sociale <LA DISABILITA’>, è stata fatta informazione, si è parlato senza remore e senza falsi tabù, la disabilità fa parte della vita di molte persone e la chiarezza è fondamentale per chi vive una vita complicata dalla burocrazia e dalla poca informazione sul tema, come se fosse sufficiente eludere in argomento per allontanarlo dalla nostra vita, non è così , quanto capita, colpisce duro, fa male nello spirito e nel corpo, poi nella grande maggioranza dei casi si reagisce e si riesce a apprezzare la vita per quello che ci offre ogni giorno anche se molto diverso dalle aspettative.
La trasmissione è stata molto apprezzata e io forte della mia ‘militanza’ di 37 anni di esperienza con la disabilità ho lanciato in studio una richiesta che riporto ora anche per scritto sperando che lei legga per intero la mia lettera : perché non realizzare una trasmissione al mese in prima serata dove si parli di questo importante argomento? No, non tema, non una serata di storie lacrimevoli (a parte che di lacrime se ne vedono già troppe in TV) ma una serata di informazione, lei neppure immagina quanta disinformazione vi sia al riguardo, spesso gli uffici preposti non sono all’altezza e le informazione le trasmettiamo tra di noi con il passaparola , una serata con risposte ai quesiti, una serata in cui persone come il giornalista Bomprezzi possano approfondire con chiarezza i vari aspetti positivi e negativi che la disabilità può offrire sia alla persona con disabilità che alla sua famiglia. Insomma, una trasmissione da servizio pubblico che finalmente si rende conto che i temi sociali vanno affrontati e discussi per una crescita della società.
Credo anche che saranno in molti ad apprezzare una trasmissione del genere e non solo le persone con disabilità, ma anche gli amici o i parenti che spesso vorrebbero fare di più ma hanno timore di sbagliare, insomma una trasmissione per tutti e di tutti. Stia certo che gli ascolti non calerebbero, anzi sono pronta a scommettere che sarebbe un successone, sono disposta a mettere al servizio dell’informazione la mia modesta esperienza gratuitamente, perché credo veramente che una trasmissione del genere sarebbe di enorme utilità per la nostra Società.
Io credo che la Rai, servizio pubblico per eccellenza, abbia il dovere di affrontare i temi importanti del vivere comune e civile, dovere che diventerebbe piacere mi creda, perché chi si addentra nell’argomento approfondendolo ne rimane coinvolto e difficilmente riesce poi a buttarselo alle spalle, vuole essere il precursore di questa importante salto di qualità?”
Cordialmente,
Marina Cometto