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Il concorso, uno spot del Governo?
L’UE stava imponendo all’Italia di regolamentare la questione dei precari della scuola ed anche per questo il Governo si è prodigato nell’indire questo concorso come soluzione.
Quello che sta accadendo sembra, però, dire che il concorso sia stato fatto non per assumere nuovi prof, ma solamente per lanciare uno spot di propaganda politica che mettesse il Governo in buona luce nei confronti dell’opinione pubblica.
Tante questioni – Troppi dubbi. Il Governo, fin dall’inizio del proprio mandato, ha sostenuto la propria intenzione di intervenire sulla scuola e indire il concorso per l’assunzione dei precari. La realtà dei fatti è molto lontano dagli annunci, purtroppo.
Per questo, è ora di fare informazione, è ora di comunicare agli italiani (che si aspettano giustamente e finalmente una buona scuola concreta sul territorio fatta da bravi maestri e professori) quello che fino ad ora è stato soltanto denunciato all’interno dello stretto giro degli addetti ai lavori della scuola.
Poche assunzioni dal concorso:
In base ai dati provenienti dal concorso docenti, parrebbe essere tutta una farsa questa operazione: le assunzioni che ci saranno attraverso questo concorso saranno pochissime rispetto a quanto necessario, perché noi precari siamo stati per la maggior parte bocciati e la percentuale degli ammessi all’orale risulta irrilevante.
Perché sono state architettate condizioni concorsuali tali da non dare la possibilità ai precari di provare a superare il concorso? La mia storia.
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Subito prima del concorso la mia classe di concorso A071 (TTRG) è stata accorpata alla A016 (costruzioni) e alla A072 (topografia), quindi le domande sono state fatte anche sulle altre due classi di concorso, che ovviamente non conoscevo, stessa situazione per gli altri miei colleghi.
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Sono stati aperti in Liguria solamente 4 posti…pochi, ci sono più cattedre a disposizion.
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Le domande dello scritto erano studiate per non dare il tempo di rileggere nulla, se eventualmente si fosse riuscito a finire tutto, ed erano esplicitamente soggettive, lasciando quindi spazio ad interpretazioni nella correzione delle diverse commissioni.
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Le griglie di valutazione sono state fatte tardivamente e in modo generico e lasciano anch’esse margini di interpretazione e non sono uguali a livello nazionale.
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La prova pratica è stata diversa per ogni regione (!) E talmente lunga da risultare impossibile svolgerla tutta, costringendo noi docenti a “puntare” per lo meno al minimo risultato.
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Le commissioni sono state costituite non da tecnici professionisti esterni, bensì da insegnanti delle scuole che insegnano da anni una determinata materia in una determinata scuola (quindi specializzatisi nella conoscenza di settori di materia parziali).
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In Liguria non è passato nessuno all’orale, siamo stati bocciati tutti e 16 allo scritto/pratico… La stessa commissione di Pavia ha passato solo 2 su circa 150 in Lombardia (COM’E’ POSSIBILE?!…in Sicilia, per esempio, su circa 160 sono passati la metà, in Veneto anche, come è possibile una simile disparità di valutazione? Statisticamente i numeri fanno emergere obbiettivi dubbi…
I media devono informare:
Il mio è un invito ad agire: come muoversi? Questa è una chiamata ad una comunicazione sincera e dovuta nei confronti degli italiani. Non può essere tutto passato sotto silenzio! Non si può semplificare il tutto con un sarcastico “visto quanto sono ignoranti i prof!”…
È importante che l’informazione e la comunicazione arrivi ai Media nazionali e sia vera informazione, sia comunicazione onesta, non superficiale. È fondamentale far capire soprattutto ai genitori di quei bambini e ragazzi che il prossimo anno scolastico manderanno i propri figli in una scuola dove ci saranno per forza questi precari bocciati ad insegnare, che proprio questi professori, nella maggior parte dei casi, sono comunque ottimi insegnanti che però non hanno passato il concorso, soprattutto perché sono stati valutati da un punto di vista prettamente dei contenuti e non sulla loro capacità di lavorare (insegnare, educare e formare una classe durante un a.s.).
Vi ringrazio
Tomaso Bozzalla Cassione