Uno scenario complesso
Insomma, quello che si prospetta è uno scenario tutt’altro che roseo da un punto di vista economico. L’inflazione galoppante, unita al contesto di forte incertezza dovuto alla guerra in Ucraina, potrebbe impattare in maniera significativa sui consumi e, pertanto, innescare un circolo vizioso dove le aziende vedrebbero ridursi ricavi e fatturati trovandosi costrette a ridurre il personale.
Il tutto, se analizzato su larga scala, avrebbe un ulteriore impatto sull’economia reale, con le famiglie che vedrebbero ulteriormente scendere il proprio potere di acquisto. Basti pensare che, secondo le ultime stime di Moody’s, il Pil italiano avrà una crescita pari a zero, rispetto al +2,7% previsto per quest’anno.
Un altro aspetto da prendere in considerazione, secondo gli analisti di Mercati24.com è il fatto che nel corso dell’anno sono aumentati in maniera significativa gli investimenti delle banche centrali relative all’oro, da sempre considerato asset di protezione da utilizzare nei momenti di maggiore incertezza. Non a caso, l’anno in corso è considerato quello dove le riserve di oro delle Banche Centrali ha toccato il record dalla fine degli anni ’60 con un ammontare complessivo intorno alle 400 tonnellate.
Cosa potrebbe accadere in futuro
A questo punto viene lecito domandarsi se quello che ci si prospetta sia un futuro completamente negativo. In verità, per quanto il contesto sia indubbiamente difficile, la dinamicità dei mercati potrebbe portare velocemente ad un’inversione di rotta. Molto dipenderà, ovviamente, dagli sviluppi delle grandi crisi internazionali, prima tra tutte la guerra in Ucraina ma, anche, le tensioni che stanno caratterizzando la parte orientale del globo con la Corea del Nord tornata a far la voce grossa con il resto dell’occidente.
Proprio per questo, per chi investe sui mercati finanziari, secondo gli esperti di Mercati24.com, è fondamentale avere il focus su ciò che decideranno di attuare le principali Banche Centrali (in particolare la Fed, ma anche la Bce) ma continuare ad avere una visione di insieme che tenga conto dell’intero contesto macroeconomico.