C’è l’accordo con la Regione: il Santa Lucia va avanti
“L’ammontare è calcolato al netto dei 4 milioni e 600mila euro già anticipati all’anno 2009 lo scorso agosto. La Regione procederà, inoltre, a corrispondere ulteriori 18,4 milioni di euro comprensivi dell’integrazione degli acconti già versati per l’anno 2011, acconto dicembre 2011, acconto gennaio 2012 calcolati in considerazione dell’imminente adozione del decreto di recepimento dell’accordo di remunerazione relativo all’anno 2011”, si legge sempre nel comunicato.
L’accordo tra azienda e Regione arriva al termine di un incontro che si è svolto nelle scorse ore presso l’assessorato regionale alla Salute, con i vertici della Fondazione Santa Lucia e i sindacati aziendali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cimop, Adonp. L’ultimo di una serie, considerando le numerose riunioni avvenute nelle settimane scorse, anche presso il ministero della Salute.
I perchè della crisi della Fondazione Santa Lucia
Garantiti, dunque, posti e servizi (anche se c’è chi preferisce aspettare di vedere l’assegno prima di abbandonarsi ai festeggiamenti). C’è da dire che il confronto tra la Fondazione e la Regione Lazio è stato estenuante: ore ed ore di intense trattative, accompagnate dalle instancabili proteste di pazienti, familiari e personale medico tenuti con il fiato sospeso in attesa di risposte. Poi finalmente il sospirato accordo.
Stupisce come un centro di eccellenza quale la Fondazione Santa Lucia si sia ritrovato a navigare in una crisi tale da prospettarne la chiusura. Ancora più inconcepibile pensando a quelle ultime due sentenze del Tar dalla parte della Fondazione, dove ben si evince che il ruolo della stessa non andava (nemmeno) messo in discussione. Significa cioè che tutti i tagli, le limitazioni, i ridimensionamenti avviati per decreto nei confronti della struttura non andavano fatti.
Ora a quanto pare gli uffici di competenza della Regione hanno deciso di fare la loro parte: un’altra fase di stallo, per un ospedale di indiscussa qualità come il Santa Lucia, sarebbe davvero indecorosa.