Se Salvini non aveva consapevolezza di chi gli stava intorno
A meno che, altra ipotesi, sapesse e gli andasse bene così. Ma in questo caso, se gli andava bene che nelle stanze del suo partito girasse potenzialmente l’illegalità (ovviamente, ancora da dimostrare in fase processuale) come poteva difendere la legalità nello stivale? Un altro dei misteri per i quali il Belpaese è famoso nel mondo.
Dopo di che il Morisi Luca ha sfatato un’altra leggenda. Qualcuno ha detto e scritto che il Morisi Luca sia stato un genio, ancorché del male, del marketing politico e dei social media. Merito suo che ha trascinato, arpionandoli per il colletto, donne e uomini a votare per la Lega.
Per merito suo la Lega ha raggiunto la fantasmagorica vetta del 34,6% alle elezioni europee del 2019.
La Lega che crolla nei sondaggi
Però le sue capacità taumaturgiche, di genio del marketing, tutta la sua abilità nella gestione dei social media, dove sono finite quando i consensi per la Lega hanno cominciato a scemare e poi sono scesi a palla e in brevissimo lasso di tempo, 17 settembre, fonte Ipsos, sono arrivati al 20,5%?
Al dunque: non era il genio a portare in alto la Lega, anzi era il genio, poco genio, a seguire pedissequamente il volere del popolazzo bue. Ché in fondo è proprio lui, il popolazzo bue, che comanda le scelte e le direttrici della politica e alla fine il genio svolge solo la miserrima funzione del megafono: un pezzo di latta arrotolata. E più il popolo è privo di scuola, di cultura, di conoscenza più è popolazzo. E di questo non ce ne si farà mai una ragione. Ancora grazie Morisi Luca per avercelo mostrato. Ma, come al solito, faremo finta di non averlo capito.