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Decreto Cultura: ora è legge. Novità per cultura e turismo

Il decreto Cultura è diventato legge; il Senato ha votato a favore della fiducia posta dal governo dopo che il decreto stesso era stato già approvato alla Camera. I tempi erano stretti dato che il decreto, se non convertito, sarebbe scaduto mercoledì. Per questo si è optato per la fiducia, fattore che ha suscitato molte polemiche e musi lunghi soprattutto tra l’opposizione.
Tralasciando polemiche politiche, quello che conta, ora che il decreto Cultura è legge, è capire quali novità introduce e cosa cambierà in materia di cultura e non solo. Il decreto infatti va a introdurre novità sostanziali di una certa importanza anche in materia di turismo.
Il decreto Cultura proposto dal ministero delle Attività Culturali e del Turismo va a introdurre novità significative quali l’introduzione del cosiddetto Art Bonus, il credito di imposta del 65%; agevolazioni fiscali per favorire una maggiore competitività del turismo; misure specifiche per siti quali Pompei e Reggia di Caserta; recupero delle periferie e nomina dei direttori dei principali musei. Vediamo nel dettaglio le principali novità.

Art bonus e Tax Credit

La novità principale è l’introduzione dell’ Art Bonus, ovvero la deducibilità del 65% per le donazioni in favore di interventi di restauro di beni culturali, biblioteche, archivi pubblici, teatri pubblici e più in generale per tutte le donazioni volte alla realizzazione di interventi di manutenzione, protezione e restauro a favore di concessionari pubblici e affidatari di beni culturali.
I soggetti che riveleranno le donazioni dovranno comunicarne con cadenza mensile ammontare dell’erogazione e loro utilizzo. Sempre in materia di credito di imposta, viene aumentata da 5 a 10 milioni di euro il limite massimo per le imprese estere operanti nel settore della produzione cinematografica che opereranno anche parzialmente in Italia.
Aumentato di 5 milioni lo stanziamento di agevolazioni fiscali a cinema e audiovisivi, mentre per quanto riguarda le piccole sale cinematografiche esistenti dal 1 gennaio 1980, potranno beneficare di un credito di imposta del 30% sui costi di eventuali opere di restauro.

Pompei e Reggia di Caserta

Per quanto riguarda il Grande Progetto Pompei, vengono messe in atto procedure volte a garantire maggiore trasparenza negli appalti e rafforzamento in materia di anticorruzione. Sulla Reggia di Caserta invece, entro fine anno dovrà essere predisposto il progetto di rassegnazione degli spazi per restituire la Reggia alla sua destinazione culturale museale.
Per tutti gli altri siti italiani di eccezionale valore culturale, ogni anno dovrà essere adottato un piano strategico con l’elenco dei siti che necessitano interventi urgenti di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale.

Misure in favore del Turismo

Per quanto riguarda il turismo, le misure del decreto Cultura prevedono un credito di imposta del 30% sui costi sostenuti per opere di digitalizzazione. Si tratta quindi di spere sostenute per siti e portali web; programmi informatici; servizi di comunicazione e marketing; applicazioni per la promozione di strutture e servizi; spazi pubblicitari per la promozione; impianti wi-fi.
Previste inoltre una tax credit del 30% anche per la riqualificazione di strutture ricettive; nuovi criteri in materia di classificazione degli alberghi per adeguarle a quelle adottata e livello europeo; creazione di distretti turistici a burocrazia facilitata; semplificazioni per start up.

Altre misure del decreto Cultura

Il decreto Cultura contiene altre misure riguardanti argomenti quali:

  • Lirica: con misure volte a risanare le fondazioni lirico sinfoniche
  • Periferie: con un progetto di riqualificazione delle periferie che prevede investimenti destinati a finanziare progetti culturali nelle periferie urbane
  • Nomina annuale di ‘Capitale italiana della cultura’ che comporterà alla città scelta di ricevere finanziamenti per progetti presentati
  • Inserimento lavorativo in istituti e luoghi della cultura pubblici di professionisti di età non superiore a 40 anni in deroga alle norme che limitano l’assunzione di personale a tempo determinato
  • Conferimento di incarichi dirigenziali nei grandi musei tramite selezione pubblica
  • Possibilità di scattare liberamente foto, per uso personale e senza fini di lucro, nei musei
  • Facilitazioni pe l’ accesso agli archivi di Stato per consultazione dei documenti contenuti. Tale consultazione potrà avvenire dopo 30 anni invece dei 40 ad oggi previsti.
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