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Elena Ceste: il mistero della donna scomparsa

Una donna scomparsa nel nulla e della quale ancora, a distanza di tre mesi, non si riesce a sapere nulla; è la storia misteriosa di Elena Ceste, 37 anni e quattro figli che in data 24 gennaio 2014 scompare da Costigliole d’Asti, comune di poco più di 6.000 anime in provincia di Asti, sud del Piemonte.
Un mistero fitto che non si riesce a diradare malgrado i tentativi delle forze dell’ordine che da allora indagano cercando tracce attendibili: della donna non vi è alcuna notizia malgrado alcune voci fortunatamente smentite relative al ritrovamento del corpo in una cava nel Tanaro, affluente del Po.
Notizia smentita e che lascia ancora spiragli per una risoluzione positiva del caso di cui si sta occupando da alcune settimane anche la nota trasmissione televisiva Chi l’ha visto. Proprio il programma televisivo in onda su Rai 3, nelle ultime ore, ha fatto emergere la possibilità che dietro alla sparizione della dona vi sia la pista delle sette religiose. Ma non è l’unica pista che si batte.

Ricostruzione della scomparsa di Elena Ceste:

Elena Ceste scompare da Costigliole d’Asti in data 24 gennaio: subito dopo la scomparsa viene interrogato il marito il quale sostiene di esser uscito di prima mattina per portare i figli a scuola e di non aver più trovato la moglie al suo rientro. L’ultima persona ad aver visto la donna è una vicina di casa la quale afferma che: “ero in macchina e l’ho vista in cortile. Aveva una maglia e un paio di pantaloni chiari”. Tutto questo sarebbe avvenuto intorno alle 8.15 di mattina.
Tornando alla ricostruzione del marito questi afferma che, non avendo trovato la moglie in casa, si rivolge subito ai vicini per chiedere informazioni e quindi inizia a girare con la propria auto nei dintorni dell ‘abitazione alla ricerca di Elena. Ricerca senza esito, naturalmente.

Facebook, tradimenti  e ricatti:

Tra le piste seguite dagli inquirenti, una porta al noto social network Facebook: lo stesso marito parlerà di ricatti che la donna aveva subito in quel contesto e che avrebbero potuto spingerla ad allontanarsi da casa.
Si vocifera di una relazione parallela nata proprio su Facebook, una frequentazione che sarebbe sfociata in un tradimento: a raccontarlo è proprio il marito di Elena il quale aggiunge che a seguito di quella relazione ‘segreta’, qualcuno aveva iniziato a ricattarlo minacciandola di mettere in piazza tutto andando  così ad infamarla.
Un ricatto quindi, nato su Facebook a seguito di una relazione parallela portata avanti dalla donna sposata e madre di quattro figli. La stessa Elena prima di scomparire confiderà al marito dell’esistenza di un uomo nella sua vita e della comparsa improvvisa di una terza persona che avrebbe registrato l’incontro con l’amante. Tutta questa storia avrebbe gettato la donna in uno stato di depressione che potrebbe essere alla base della scomparsa; gli inquirenti non escludono ancora la pista del suicidio.

Falsi ritrovamenti e sette religiose:

Tra i misteri che ruotano intorno alla scomparsa di Elena Ceste vi è anche una notizia di un ritrovamento. Notizia che si rivelerà infondata. È il 18 aprile quando si diffonde la voce che il corpo senza vita della donna sarebbe stato ritrovato nel fiume Tanaro.
La notizia fa subito il giro del paese e la stazione dei carabinieri locali viene inondata di telefonate e segnalazioni; alla fine si scoprirà che si è trattato di una falsa notizia che, forse per una serie di suggestioni forse per altre motivazioni oscure, si era sparsa pur senza avere un fondamento.
Altra pista che si sta iniziando a battere è quella che conduce ad una setta religiosa: tutto nasce dalla testimonianza del marito il quale racconta di aver trovato, dopo la scomparsa della donna, i vestiti da lei indossati il giorno della scomparsa. Gesto interpretato metaforicamente come un volersi spogliare del proprio passato.
Ecco allora che subentra la pista religiosa; una sorta di folgorazione per la donna che, anche per espiare i propri peccati derivati dal tradimento perpetrato ai danni del marito, avrebbe deciso di avvicinarsi ad una setta. Non sappiamo quanto, al momento, questa ipotesi sia solo suggestione o se vi siano altri elementi concreti che spingano a pensare in questa direzione.

* In data 18 ottobre 2014 a 9 mesi dalla sparizione, il corpo senza vita di Elena Ceste è stato ritrovato nelle campagne di Asti; i lavori eseguiti con una ruspa durante la pulitura di un canale di scolo hanno consentito di rinvenire il cadavere della donna in avanzato stato di decomposizione. Il luogo in cui il corpo di Elena Ceste è stato ritrovato si trova a meno di 2 chilometri dalla abitazione nella quale la donna abitava con il marito e i quattro figli.

* In data 4 novembre 2015 Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste, è condannato a trent’anni per omicidio e occultamento di cadavere della moglie Elena Ceste. Il giudice Roberto Amerio accoglie le tesi dell’accusa che aveva chiesto il massimo della pena nel processo di primo grado col rito abbreviato.

Pubblicato in Misteri di Cronaca Nera

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Scrittore, giornalista, ricercatore di verità - "Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi..."

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