Il libro, molto romanzato, favella la tragica caduta dell’Impero Crociato d’Oriente nel XIII secolo, durante il quale molti Ordini religiosi, tra cui quello dei Templari, presero parte alla difesa dei pellegrini cristiani e della Terrasanta.
Nel periodo Crociato, il 9 gennaio 1144, papa Celestino II emanò la bolla “Milites Templi” con la quale incrementò i privilegi dei Cavalieri Templari e aggiunse prestigio all’Ordine. Essa spronava il clero a proteggere e sostenere i Cavalieri e incoraggiava i fedeli ad appoggiare la loro causa, concedendo speciali indulgenze ai benefattori e a chiunque elargisse donazioni all’Ordine.
Fu grazie a questa bolla, che unitamente alla “Omne Datum Optimum” e alla “Militia Dei”, fu costituita la base giuridica la quale permise la nascita dell’Ordine, elevandolo al prestigio che mai nessun’altra confraternita potette vantare. Seguitamente all’insuccesso delle numerose Crociate, l’enfasi religiosa andò scemando, la salvezza di una città la cui fortuna consisteva nella conquista del Regno dei Cieli, passò in secondo piano, una guerra che seppur vinta, non avrebbe raggiunto grandi risultati e tantomeno agglomerato vasti e floridi territori, non appassionò nessuno, adunque sparì l’interesse per i paesi della Terrasanta.
L’ultima terribile battaglia, che decretò la sua fine, fu l’assedio di San Giovanni d’Acri, un tempo chiamatasi Tolemaide, ad opera del terribile Sultano mamelucco al-Ashraf Khalil. La resistenza della capitale del Regno di Gerusalemme, sostenuta da un pugno di eroi, passò tra quelle più dimenticate dalla storia, impertanto il romanzo favella l’eroismo dimostrato da quei soldati per mettere in salvo i pellegrini delle terre del Levante.
Oltremodo le loro gesta anziché gloria e decoro, furono macchiate d’infamia dal Re di Francia Filippo “il Bello”, il quale pianificò la sua cospirazione per distruggere i nobili monaci soldati e impossessarsi del loro tesoro. Il sovrano, con l’aiuto del suo guardasigilli di fiducia Nogaret e l’intervento dell’Inquisizione, tramò un’ignobile congiura e infangò i Militi del Tempio sino a condurli all’arresto.
Seguitamente a uno dei processi più orridi della storia, svoltosi a porte chiuse, privati del sostegno della Santa Sede e della presenza di un difensore, i Protettori del Tempio finirono ignobilmente giustiziati sul rogo. Una donna britannica, innamoratasi del Tesoriere del Tempio, nell’aula del tribunale, dinanzi a Jacques de Molay e all’Inquisitore di Francia Humbert, nel tentativo di salvarli, favellerà il suo spirituale e ascetico amore dimostrando la sua grande stima per i soldati della Terrasanta e imperciò risolleverà il prestigio dei nobili Cavalieri.
Autrice:
Giliola Giuditta Adobati nasce ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, in una piccola frazione chiamantesi Brumano; si occupa di letteratura e musica. Nel 2011 pubblica il suo primo libro di fiabe, cui seguirà nel 2013 la nuova edizione nella quale sarà annoverata la raccolta completa di ventiquattro favole e novelle di letteratura.
Nel 2014 esordisce con il suo primo romanzo storico intitolato “La pietra dei Re” cui seguirà nel 2015 il secondo romanzo storico “Milites Templi” composto in letteratura antica.