Tramite un’espressione che racchiude l’attuale condizione giovanile, “Generazione senza biglietto”, l’autore espone le cause e le angoscianti conseguenze di un evidente disagio della società odierna.
Egli, riportando i pensieri di scrittori e poeti, affronta i problemi di una generazione annoiata, ormai apatica, che non reagisce né tantomeno affronta la realtà, preferendo l’uso di droghe e alcool. L’indifferenza è l’unico trattamento che subiscono i giovani e che a loro volta adottano; non avendo punti di riferimento né maestri del passato, il loro unico valore è quello del piacere personale, attraverso denaro e beni materiali, dimenticandosi delle opinioni e del rispetto per gli altri.
Il saggio spinge a porsi domande alle quali si può rispondere con un’unica via d’uscita, ovvero quella di comunicare, coltivare interessi e ottenere successi di compiti realizzati.
La famiglia e la scuola non sono in grado di guidare i giovani che si creano una propria identità, esprimendosi con la violenza e dando origine al bullismo, un altro grande disagio.
Uno degli sbagli più grandi è quello di non riconoscere la loro fragilità dietro comportamenti apparentemente forti, lasciandoli alla deriva in una società che non offre nessuna garanzia.
L’ Autore:
Fabio Salvatore Pascale nasce a Napoli il 28 maggio 1983, originario della provincia di Caserta, vive oggi a Castelnovo ne’ Monti (RE) dove si dedica alla sua professione di agente del Corpo Forestale dello Stato. Laureatosi in Giurisprudenza nel 2015, da sempre coltiva la sua innata passione per la poesia partecipando a numerosi concorsi letterari. Collabora con la rivista on-line Caffèbook. Ha esordito con la sua prima pubblicazione, “Scintille”. ;