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Dalla missione in Kosovo ai concerti internazionali: storia di dj Fabbrix

Una storia particolare, di un artista con un passato da raccontare: Alessandro Fabbri, in arte dj Fabbrix, ha creato la sua carriera nel campo artistico dopo aver rischiato la vita per un’infezione allo stomaco e dopo essere stato militare con all’attivo una missione di 6 mesi in Kosovo.
Lo incontriamo per parlare di questa sua storia, estremamente interessante, ora che la sua attività principale è quella di dj e artista, come dimostra la sua pagina Instagram ufficiale: https://www.instagram.com/fabbrixdj_official/.

Storia di Dj Fabbrix

Chi è dj Fabbrix e cosa fa oggi?
“Oggi sono un artista che cerca di spaziare il più possibile e di essere versatile: sono principalmente dj, cantante e showman, mi piace soprattutto far ballare la gente con la mia musica. Penso che nel panorama artistico di oggi sia fondamentale essere versatili per aprirsi tante strade; ecco perché sego diversi canali anche nel mondo dello spettacolo, dove ho in programma un progetto importantissimo come produttore televisivo.”
Quando e come è nata la tua passione per la musica?
“La mia passione per la musica è nata da bambino, perché studiavo pianoforte: ricordo che a scuola, alle medie, il professore di Musica faceva selezioni per organizzare concerti di canto. Io fui scelto per uno spettacolo di Natale e da allora non mi sono più fermato. Ho iniziato a studiare canto e musica in generale, poi sono passato ai corsi di dj producer.”
Oggi dj Fabbrix è un artista: ci racconti del tuo passato da militare e dell’esperienza in Kosovo?
“A 18 anni sono partito per fare il Miliare di Leva e poi sono entrato come volontario; ho onorato la divisa alla quale sono legato, sono esperienze che porterò per sempre nel mio cuore. Ho svolto una missione di pace dove in Kosovo dove ho visto tanta povertà: tra l’altro si era nei primi anni duemila, con momenti di grande tensione e criticità. Poi ho avuto un problema di salute.”

Dal Kosovo come militare alla consolle da dj

Quanto tempo sei stato lì e quali sono i ricordi che ti ha lasciato quell’esperienza?
“Sono stato 6 mesi: il ricordo è quello di una città piegata, di case in condizioni disagiate e dei bambini che chiedevano a noi soldati monete per comprarsi da mangiare. Mi piangeva il cuore.”
Ci vuoi parlare del problema di salute ai quali hai fatto riferimento?
“Ho contratto un’infezione che mi ha fatto aumentare di peso, per questo ho subìto una operazione.”
È stato anche quell’episodio negativo a darti la spinta per diventare dj?
“Dopo la nascita di mia nipote affetta da SMA e con il sogno di diventare cantante ballerina, ho trovato in lei la forza e la carica per andare avanti. Le ho dedicato un videoclip e da lì è partita la mia carriera che mi ha portato a diventare un dj internazionale e produttore Tv.”
Quali sono i tuoi attuali progetti in ambito musicale?
“Sono in attesa di uscite di alcune mie produzioni con una grande etichetta, la più importante sarà con un dj top 100. Ancora non posso svelare troppo, ma questo 2022 spero che sarà un anno con tante sorprese per chi mi vorrà seguire.”

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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