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Coronavirus: quali saranno i danni psicologici per l’isolamento?

Un pandemia, quella da Covid-19, che sta mettendo a dura prova il nostro paese non soltanto dal punto di vista sanitario, ma anche sociale ed economico. Gli strascichi potrebbero essere molteplici e si inizieranno ad avvertire nella cosiddetta fase 2, quando si proverà a ripartire con una vita quasi normale.
Secondo alcuni studiosi, saranno devastanti gli effetti per i cittadini proprio a livello di psicologia: la permanenza forzata in casa a seguito del decreto del 9 marzo, che ha cambiato drasticamente le nostre abitudini quotidiane prevedendo restrizioni enormi e totale rinuncia alla propria libertà, potrebbe causare danni alla popolazione parlando di salute psicologica.
Approfondiamo la questione con la dottoressa Roberta Cappelluti, Psicologa Clinica e dello Sport del Gs Flames Gold, associazione che nelle scorse settimane ha posto l’attenzione sull’emergenza psicologica legata al Coronavirus.

Covid-19, emergenza psicologica per l’isolamento in casa

Dottoressa, Come usciremo da questa emergenze?
“Questa è la domanda più comune che in questi giorni difficili viene posta a noi psicologi. Quello che stiamo trascorrendo, se ci pensiamo, è il periodo più’ tranquillo tra quelli di tipo bellico vissuti nel passato (guerre e pestilenze). E’ molto probabile che nel tempo diverse persone che hanno vissuto esperienze pregresse di grande difficoltà abbiano sviluppato un disturbo post traumatico da stress, eppure ci sono molti studi che evidenziano come eventi difficili della vita rendano gli individui più’ forti.”
Questo cosa comporta?
“Il fatto che noi stiamo vivendo un evento equiparabile, a livello psicologico, ad una guerra tendiamo a nasconderlo a noi stessi. Viviamo in una società così comoda e consumistica che rimane difficile dover pensare di superare degli eventi difficili, eppure ci troviamo proprio in uno di questi momenti. Ma ho una buona notizia da dare; la crescita post traumatica esiste. Quanto dagli eventi negativi possiamo trarre di positivo? Chi vive esperienze traumatiche negative sarà domani più forte.”

Come superare il disturbo post traumatico

In che modo potremmo uscirne più forti?
“Il benessere psicologico non è necessariamente legato alla forza ma al saper apprezzare ciò che abbiamo, le piccole cose, le relazioni che ci circondando, avere delle passioni, fare bene il proprio lavoro…ovvero godersi a pieno la vita. E superando gli eventi negativi tutto ciò sarà possibile. Uscire oggi è limitato se non impossibile e quando domani potremo uscire di nuovo sarà vissuto come una conquista. Avremo una consapevolezza più profonda di questo momento e ci godremo di più la vita.”
Vivere le restrizioni attuali come un momento di riflessione e crescita?
“Martin Seligman e Christopher Peterson sono i padri della psicologia positiva la quale studia proprio questi aspetti del benessere. Il trauma può essere una fonte di risorse, stringersi la mano, abbracciarsi, sono tutte esperienze che verranno finalmente rivalutate. Ed è questa ciò che viene considerata crescita post traumatica. Accettiamo il cambiamento in corso, il disagio che stiamo vivendo non è contro di noi, non è un momento facile ed i timori che proviamo ora sono del tutto naturali. Importante è interpretare il disagio del momento come una risposta naturale di adattamento a questo momento di stress.”

Elaborare il trauma

Metodi concreti per superare questo trauma?
“Un buon metodo per elaborare il trauma, che possiamo anche insegnare ai nostri ragazzi, è costruire una narrazione del trauma stesso. Come? Raccontando in modo ordinato e logico la vicissitudine. Creando una storia di questo evento che sta accadendo, daremo senso alla situazione. Ed inoltre possiamo approfittare di questo momento per riscrivere le nostre priorità; creare il mindset giusto per affrontare un momento difficile ed uscirne nel modo migliore, imparando a gestire il tempo, dedicando buone energie allo studio, imparando a riconoscere e gestire le nostre emozioni, al fine di uscire tutti più forti.”

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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