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Canapa Caffè: a Roma la Therapy Room per cannabis medica

Canapa Caffè Roma

Un progetto a metà tra hemp show, ovvero punto vendita di prodotti esclusivamente a base di cannabis, e associazione culturale; uno spazio interamente dedicato al mondo della canapa.
Non un coffee shop, di quelli nei quali si fuma per scopo ricreativo; né un cannabis social club come quelli presenti in Spagna. Bensì un luogo dove acquistare alimenti, cosmetici naturali e altri prodotti a base di cannabis, con la grande novità di una Therapy Room per i pazienti che usano la canapa a scopo terapeutico.
Il progetto Canapa Caffè nasce a Roma, nel quartiere San Lorenzo; a parlarcene per capire di cosa si tratta è Carlo Monaco, presidente dell’associazione Canapa Caffè e tra gli ideatori del progetto.

Cos’è il Canapa Caffè di Roma:

Cos’è il Canapa Caffè Roma? Quando e come è nato?
“Il Canapa Caffè è un associazione culturale, fondata da pazienti che si curano con la cannabis e che vogliono esternare al mondo le mille virtù di questa pianta. Il progetto è stato concepito nel corso del tempo. Io sono anche segretario del CIP, Canapa Info Point; nei banchetti informativi per le associazioni antiproibizioniste di cui facciamo parte abbiamo iniziato a sponsorizzare i vari prodotti che la emergente industria della canapa italiana stava cominciando a produrre: dal cibo alla cosmetica ai tessuti. Oltre a progetti come quello di Saracinesco in Canapa, che raccoglie diverse realtà. Con il CIP abbiamo fatto un giro di cene nei centri sociali romani introducendo la canapa anche nelle loro cucine.”
Quale iter burocratico avete dovuto intraprendere per mandare in porto questo progetto?
“In sostanza, cosa si deve fare per aprire un centro come il vostro? “Non siamo un negozio, abbiamo una srls che sta per inaugurare e che fa vendita all’ingrosso a realtà come la nostra associazione. L’iter burocratico è lo stesso di qualsiasi associazione culturale sportiva che voglia aprire una sede in cui somministrare cibo e bevande, organizzare eventi inerenti all’associazione stessa, e dove poter offrire i propri servizi a chiunque si voglia associare.

Regolamentazione per aprire un Cannabis Caffè:

Per quanto riguarda regolamentazioni e permessi?
“Per quanto riguarda regolamentazioni o leggi vigenti su un locale\esercizio che offre spazi ‘medical cannabis friendly’, beh allora si parla di qualcosa che non esiste ancora nel nostro paese. Se c’è uno spazio di questo tipo all’interno della nostra associazione non è perché si è seguito un certo iter burocratico segreto o perché siamo amici di qualcuno di importante, ma solo perché noi soci fondatori siamo pazienti in cura e in trattamento con farmaci a base cannabinoidi.”
Quindi vi siete basati su esperienze personali?
“Incontrando difficoltà nel mondo del lavoro a causa di una visione distorta dal proibizionismo che etichetta, emargina e non tollera proprio chi fa uso della stessa sostanza con cui noi ci curiamo, abbiamo deciso di tollerare (o meglio tollerarci) e garantirci la possibilità di curarci anche durante le ore in cui siamo occupati quotidianamente nel locale. Ovviamente nel rispetto della nostra privacy, e visti i tempi con la giusta discrezione verso il pubblico presente.”
A dispetto di quello che molti potrebbero pensare, un locale di questo tipo opera assolutamente nel rispetto della legge, esatto?
“Il locale opera nel rispetto della legge in quanto siamo in regola burocraticamente e fiscalmente, siamo in regola a livello strutturale del locale; abbiamo anche un bagno per disabili e tutti i prodotti che trattiamo sono commercialmente in regola. Per quanto riguarda esplicitamente l’ ormai famoso spazio ‘medical cannabis friendly all’interno, allora potrei ricordare facilmente qualche famoso articolo della costituzione italiana che tutela e parla proprio di questo. Crediamo che le leggi andrebbero verificate se siano costituzionali prima di essere promulgate ed accettate…con la legge Fini Giovanardi questo è successo, ma dopo aver fatto tante vittime. E ora si punta all’incostituzionalità di diversi articoli del Dpr 309/90.”

Legalizzazione cannabis: uso medico e non solo

Realtà simili all’estero sono più all’ordine del giorno?
“Seguiamo con interesse quello che è successo in America, in Canada, ora anche in Australia. In tutti questi paesi però i pazienti possono coltivarsi le proprie piante. Spero che anche qui in Italia, visti i costi proibitivi che per via della burocrazia questi economici ‘fiori’ raggiungono… ci diano presto tale possibilità, Per ora abbiamo, nelle poche farmacie galeniche, solo 5 farmaci olandesi, Cannabis Flos Bedrocan, e a caro prezzo.”
Da un po’ di tempo si sta iniziando a parlare di legalizzazione anche in Italia: qual è la vostra opinione al riguardo?
“Siamo antiproibizionisti, ma come Canapa Caffe di Roma la legalizzazione o la liberalizzazione della cannabis non è il tema di cui ci occupiamo principalmente. La priorità per la situazione attuale è riuscire a normalizzare l’accesso al farmaco a chi ne ha bisogno…. e che ancora trova giganteschi ostacoli, soprattutto nel Lazio dove, non avendo una legge regionale, solo chi se lo può permettere riesce a ottenere la cura. Abbiamo scelto di non schierarci attivamente e seguire giustamente le regole e le leggi che regolamentano l’apertura di un’associazione culturale- sportiva.”
Se la cannabis venisse legalizzata, locali come i vostri aumenterebbero di numero?
“Se la cannabis fosse legale non si parlerebbe di quanti locali aprirebbero, credo succederebbero tantissime altre cose molto più importanti non solo a livello commerciale ma anche a livello sociale. Stiamo attraversando un processo di accettazione e normalizzazione di una risorsa incredibile in tantissimi campi della quale non ci si può privare: la canapa. Come Canapa Caffè, credo stiamo dando il nostro contributo in questo processo.”

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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