Pubblicazione del video e successiva sospensione:
Cominciamo dall’inizio. Dopo aver pubblicato il video cosa è successo?
“In realtà tutto è partito da un primo video postato dieci giorni fa, registrato durante la mia giornata lavorativa su un autobus guasto, in cui spiegavo i disservizi ed esortavo i cittadini a non prendersela con noi poveri autisti. Purtroppo ci sono problemi per la manutenzione e riparazione di tutte le vetture. Era ormai consuetudine andare a lavoro e trovare l’autobus non disponibile o rotto. Ho postato il video il martedì e venerdì due ispettori dell’azienda me lo hanno contestato. Poi preso dall’agitazione e dalla voglia di ribellarmi, ho creato il secondo video che riprendeva la visita degli ispettori e dopo pochi giorni è arrivata la sospensione a tempo indeterminato.”
Lavora all’Atac da sette anni. Come e quanto sono cambiate le cose da allora?
“Sono entrato in azienda quando l’Atac si chiamava trambus e aveva solo autobus e tram. La situazione dei conti non era critica, poi c’è stata la fusione con Metro e Atac e le cose non sono andate come i dirigenti speravano. I conti sono andati in rosso e piano piano siamo arrivati alla situazione di disagio attuale.”
Quale accusa le viene contestata?
“Violazione del codice etico per alcuni dati che ho fornito.”
Un gesto forse inaspettato. Quale è stata la reazione dei suoi colleghi?
“Conoscendomi non immaginavano un gesto del genere da me. Non sembra ma sono molto timido, sono rimasti sorpresi anche loro. Mi sono stati vicini ma c’è una forte paura perché ti richiamano all’ordine. In azienda ti dicono di non parlare, quindi chi ha famiglia ci pensa due volte.”
Sostegno solo dal Movimento 5 Stelle:
Ha già parlato con l’assessore ai trasporti Stefano Esposito?
“Si, mi ha chiamato e ci siamo incontrati. Questi gesti prendiamoli sempre con cautela, perché sia io che lui siamo stati accusati di cercare visibilità. Parleranno i fatti, chi avrà ragione e chi torto.”
Al momento l’hanno sospesa. Come farà ora?
“Questo mese lo stipendio è arrivato e quindi non ho problemi. Vediamo quanti saranno i giorni di sospensione e se verrà annullata, ridotta o comunque quantificata. Aspetto, se avrò bisogno di aiuto, lo chiederò.”
In questa vicenda ha avuto il sostegno del Movimento Cinque Stelle. È vero che il Movimento si è fatto carico delle spese legali?
“Si. L’unica soluzione a questo paese è Beppe Grillo. Marcello De Vito e Alessandro Di Battista sono stati gli unici che hanno alzato la voce. È un po’ la loro battaglia contrastare questi comportamenti. Piano piano la gente si deve ricredere. Non era matto Grillo, anzi il contrario.”
Vuole dire qualcosa per concludere l’intervista?
“Il primo obiettivo è tornare al lavoro e poi spero di nuovo di poter tornare a sorridere, magari con chi mi ha sostenuto in questa vicenda. Non lascio Roma perché la amo e mi piace il mio lavoro. Spero che questa città possa ritornare a essere la Capitale, in tutti i sensi”.