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L’emergenza rifiuti a Roma:
Il problema è stato segnalato ai vertici dell’AMA poiché costituisce anche un rischio per la salute dei cittadini. Tuttavia la pulizia di queste strade, secondo il contratto di servizio, è prevista solo tre volte al mese: decisamente poco per una zona così centrale, dove si riversa quotidianamente un flusso continuo di persone.
La stazione Ostiense non è l’unica a dover fare i conti con il degrado e la sporcizia. Solamente a febbraio Legambiente aveva infatti denunciato alle autorità competenti come l’area del piazzale della stazione di Monte Mario fosse preda di rifiuti di ogni tipo e aveva infatti sollecitato chi di dovere al ripristino del decoro dell’area.
Tuttavia, dopo sei mesi la situazione non è cambiata. Siamo andati sul posto a verificare e abbiamo constatato come manchino addirittura i cestini per l’immondizia nello spazio antistante il piazzale, assediato da lattine, cartacce e rifiuti di vario tipo.
Situazione rifiuti nelle periferie:
Anche la stazione ferroviaria di Monte Mario è una delle più importanti della capitale ed è davvero preoccupante, quindi, il fatto che nelle aiuole e nel piazzale esterno manchi visibilmente qualsiasi intervento di pulizia e manutenzione. Addirittura l’erba incolta ha recentemente preso fuoco, come si può dedurre da una semplice osservazione che conferma l’ulteriore mancanza di manutenzione di quest’aria ferroviaria.
La sporcizia è la norma anche nelle periferie (Viaggio nelle periferie di Roma), dove interi mucchi di immondizia non vengono raccolti per giorni e dove le strade non vengono praticamente mai pulite, o “pulite ogni due anni”, come testimoniano al Quartaccio (Viaggio nelle periferie di Roma /3: Quartaccio).
Nelle zone periferiche non ci sono i controlli dovuti per la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade e gli abitanti, oltre che con la mancanza di igiene, devono fare i conti anche con gli odori decisamente insopportabili che emanano i cassonetti, amplificati anche dal gran caldo tipico dei mesi estivi. A confermarlo recentemente è stato anche Roberto Soldà, vice presidente dell’Italia dei Diritti.
Un’altra segnalazione relativa al completo degrado e a un’insostenibile situazione igienico-sanitaria proviene dal Comitato di Quartiere di Torrespaccata, dove nel Parco pubblico tra Via Sisenna e Viale dei Romanisti si è creata una discarica di rifiuti urbani nel totale abbandono generale di tutta l’area. Anche in questo caso la denuncia è stata presentata sia al Municipio che al Comune che all’Ama, ma fino ad oggi non si è ancora verificato alcun tipo di intervento per risolvere il problema.
Monumenti storici e discarica di Malagrotta:
Cumuli di sporcizia invadono perfino i monumenti storici e i siti archeologici: patrimonio storico e culturale inestimabile visibilmente in preda al degrado e alla trascuratezza, come avevamo già riferito nelle nostre precedenti inchieste.
Minidiscariche a cielo aperto sono perfino visibili sull’Aurelia, ai lati dei guardrail che costeggiano la strada e che esibiscono una serie costante di rifiuti almeno per tutto il tratto che collega Roma a Fregene. Malagrotta, definita da più parti la discarica più grande d’Europa, ormai è piena. Tuttavia, in base all’ultima proroga, non chiuderà i battenti nemmeno nel 2010, nonostante la discarica abbia raggiunto la saturazione già dal 2004.
Coma ha detto Andrea Catarci “a preoccuparci è il disinteresse della Giunta Alemanno di fronte alle nostre richieste di aumentare la raccolta porta a porta e di predisporre dei contenitori specifici per la raccolta differenziata”. Del resto, che questa Giunta non prenda seriamente in considerazione determinati problemi della città lo avevamo capito da tempo.