Il viaggio di Scanderbeg a Roma:
Era il 12 Dicembre 1466, invece, quando giunse a Roma per incontrare un altro Papa, Paolo II, al fine di fornire un resoconto sui momentanei successi dei Turchi e sul pericolo che ogni giorno sempre più si avvicinava all’Italia.
Riuscì ad ottenere l’appoggio del Pontefice stesso, il quale scrisse a tutte le corti d’Europa affinchè Scanderbeg ottenesse tutti gli aiuti di cui aveva bisogno: l’Europa, come molti documenti evidenziano, non rimase insensibile alle richieste del suo invincibile Eroe. La Storia in seguito, come sappiamo, avrebbe impresso il suo marchio indelebile alle vicende di questo straordinario viaggio di Scanderbeg a Roma, consegnando quei giorni, in cui egli sostò secondo leggenda proprio nel palazzetto che da allora avrebbe preso il suo nome, nei lucenti meandri della gloria eterna.
Sede di memoria storica, l’importanza di un recupero
Per diverso tempo all’interno di quel palazzo è stato ospitato un Museo della Pasta, ora rimosso così come le rispettive targhe che lo promuovevano. Qualunque sarà la destinazione futura dell’edificio è importanta che Palazzo Scanderbeg, in quanto uno dei palazzi storici di Roma, non venga abbandonato e sia anzi valorizzato per quella che è la sua memoria e la cultura che porta.