In questo articolo parliamo di:
Studenti e affitti in nero:
E’ la storia di Paola, la chiamiamo così, che arrivando a Roma da un piccolo paese e non conoscendo nulla dei contratti di locazione, ha abitato per lungo tempo in una casa con un posto letto in camera doppia a 300 euro al mese. Paola è andata a Laziodisu, l’ente per il diritto agli studi universitari del Lazio, per richiedere la borsa di studio. “Se non hai il contratto registrato, e quindi risulti domiciliato nel tuo paese d’origine, riuscirai ad ottenere meno del 50%” le è stato risposto dall’addetto allo sportello. Sempre secondo le stime, sono circa l’80% le locazioni senza contratto e ai limiti del sostenibile per le cifre richieste, destinate agli studenti.
Giovanni, anche questo nome di fantasia, non rientra nella graduatoria per la borsa di studio perché ha un reddito familiare medio che non gli permette di accedere alle agevolazioni, non si pone quindi il problema e accetta un affitto in nero. A fine anno, il commercialista chiede alla sua famiglia se il figlio abbia un contratto registrato perché le spese potrebbero essere in parte detratte dall’Irpef, nella misura del 19%. Anche in questo caso nessuna agevolazione.
Canoni eccessivi e spese extra:
Una storia diversa è quella di Francesca, la chiamiamo così, che ne ha uno registrato. Il proprietario le ha fatto firmare un contratto da rinnovare ogni anno. Per registrarlo sono necessarie marche da bollo da 14,62 euro da applicare su originali e copie ogni quattro facciate di cento righe su ogni copia, come la carta bollata. Soldi che il proprietario chiede a Francesca ogni anno, oltre ad un affitto esorbitante 450 euro per una camera singola, “perché – ha spiegato il padrone di casa – il contratto è registrato e io ne pago le spese”.
Francesca, ma anche Giovanni e Paola devono fare i conti anche con altri problemi: le quote ordinarie. Bisogna infatti fare attenzione, oltre alla scelta dell’affitto, anche alle bollette di condominio, riscaldamento, acqua, luce, gas, telefono e spazzatura. Spesso i canoni sono eccessivi, anche perché molte volte si tratta di una seconda casa, e ci si trova per di più a compensare pagamenti degli inquilini precedenti.
E’ necessario inoltre controllare che l’impianto elettrico e quello del metano siano a norma per evitare inconvenienti. Un’altra cosa da tener presente sono i guasti all’ interno di un appartamento: quasi sempre, se si rompe la caldaia o un rubinetto le spese vengono automaticamente addebitate all’affittuario.
Informazioni e consigli per studenti fuori sede:
Alcuni consigli per chi, come Francesca, Giovanni e Paola, si sono trovati a districarsi in quella che viene spesso definita la giungla degli affitti, si possono trovare semplicemente su internet nei siti specializzati come quello di studenti.it, oppure nei portali delle università. Ci sono anche dei sindacati come quelli degli inquilini, il Sunia e il Sicet, che possono indicare le giuste direzioni per trovare un posto letto che dia garanzie.
Non solo, negli ultimi anni alcuni comuni, come quelli di Roma o di Milano, in collaborazione anche con questi sindacati hanno creato delle agenzie come quella degli Affitti per gli studenti universitari che danno informazioni sul contratto di locazione agevolato per i giovani fuori sede e, in caso di necessità, forniscono anche assistenza legale.
Storie di tanti, purtroppo di molti, che tramite l’aiuto della rete possono evitare di rimanere impigliati nelle maglie dell’illegalità degli affitti e garantirsi il proprio “diritto allo studio”.