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Un’ Italia di sempre più barboni

Mentre i maggiori telegiornali del nostro Paese tacciono indecorosamente sugli effetti della crisi in atto che sta falcidiando le capacità economiche di molte famiglie italiane, in quasi tutte le regioni si registra un aumento del numero di persone che giacciono in una povertà sempre più crescente.
La nuova manovra finanziaria varata dal Governo non potrà che aggravare tale situazione e non è certamente ipotetica la possibilità che questo andazzo condurrà tra breve ad una specie di guerra di tutti contro tutti.
In questo momento, mentre i ceti più ricchi del Paese diventano sempre più ricchi date le posizioni acquisite nel controllo dei gangli vitali dell’economia, diverse categorie sociali si accingono a scendere in lotta per difendere quel poco di benessere raggiunto grazie a sforzi e sacrifici degli scorsi anni, a cui ritengono ingiusto rinunciare.

Padova: per i barboni occupazione di suolo pubblico

Intanto le mense della Caritas ed i dormitori pubblici scoppiano di richieste d’aiuto, data la latitanza ben nota dello Stato sul versante sociale che riguarda i più indigenti. E i barboni aumentano di numero di anno in anno, annoverando nelle loro fila sempre più soggetti caduti in disgrazia per via delle varie storture sociali miste a disgrazie personali piovute improvvisamente nella loro vita. Con tale aumento non sono pochi i comuni italiani che intraprendono percorsi di solidarietà, magari insieme ad associazioni di volontariato, per prestare un minimo di soccorso agli sfortunati.
Non mancano, purtroppo, comuni che pensano di risolvere il problema dei barboni con metodi che, se non possono essere definiti incivili, certamente sono estremamente discutibili. Ci riferiamo al comune di Padova che ha stabilito delle sanzioni economiche di 50 euro nei confronti dei barboni. Motivo: occupazione abusiva di suolo pubblico.

Soprattutto italiani

Non si sa come questi, che sono soprattutto italiani, pagheranno le sanzioni ricevute, dal momento che spesso si tratta di soggetti che non dispongono nemmeno dei mezzi economici per comprarsi da mangiare, ma certamente l’effetto pubblicitario dell’intervento produrrà ovvi consensi nei confronti del sindaco della città.
Finora, risulta che i multati sono stati una sessantina ma la guardia municipale padovana mira ad un incremento che ci sarà senz’altro data la crescita esponenziale del fenomeno. E’ inutile parlare di vergogna, dato che ormai decisioni politiche come queste costituiscono un’agghiaciante normalità.
Ha scritto Henri Frèdèric Amiel: “Se l’ignoranza e la passione sono i nemici della moralità nel popolo, bisogna anche confessare che l’indifferenza morale è la malattia delle classi colte”.

Pubblicato in Focus

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