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Un bicchiere di troppo e scatta l’alcoltest: come difendersi

Sarà capitato a molti, almeno una volta, di mettersi alla guida dopo aver bevuto troppo, magari una quantitò di alcol che si riteneva essere sopportabile ma che nel concreto, per la legge, è già sufficiente per far scattare le sanzioni.
Guidare dopo aver bevuto troppo può essere molto pericoloso, non solo per la salute propria e degli altri, fattore ovviamente preminente, ma anche per le conseguenze penali, talvolta molto gravi, che un reato di questo tipo comporta.
Per comprendere e affrontare al meglio un caso come questo è necessario valutare attentamente la situazione dal punto di vista legale e affrontarla in base alle esigenze di ciascun automobilista vittima dell’alcoltest: è possibile approfondire il tema delle sanzioni 2022 previste in caso di guida in stato ebbrezza qui. Vediamo cosa dice la legge e come reagire all’alcol test.

Come reagire all’alcoltest?

C’è un modo per prevenire e gestire i casi di guida in stato di ebbrezza, anzi ben 10 strategie, così come spiega l’avvocato Vincenzo Daniele Mistretta nel suo libro, “Difenditi dall’alcoltest: 10 strategie per prevenire e affrontare i casi di guida in stato di ebbrezza”, un manuale pratico sulla guida in stato di ebbrezza, in vendita su Amazon.

Come si accerta lo stato di ebbrezza?

 Esistono tre tipi di strumento per accertare una guida in stato di ebbrezza:

  1. l’etilometro;
  2. l’esame del sangue;
  3. la sintomatologia.

Cosa succede se la polizia ferma un automobilista in stato di ebbrezza?

 Si avviano due procedimenti:

    1. di tipo amministrativo-civile: sospensione della patente e sottomissione a visite mediche;
    2. di tipo penale: denuncia e sanzioni (arresto, ammenda, sospensione o revoca della patente, confisca del veicolo, decurtazione dei punti dalla patente).

Strategie per gestire la guida in stato di ebbrezza

Secondo l’esperienza dell’avvocato Mistretta è possibile ricorrere a 10 tecniche difensive per gestire al meglio un caso di guida in stato di ebbrezza:

  1. Prevenzione;
  2. Ricorso al giudice di pace civile;
  3. Verifica dell’affidabilità dell’etilometro;
  4. Verifica dell’attendibilità dell’esame del sangue;
  5. Verifica della possibilità di essere assistito da un avvocato di fiducia prima dell’accertamento;
  6. Opposizione al decreto penale di condanna;
  7. Richiesta di svolgere i lavori di pubblica utilità in sostituzione della pena;
  8. Richiesta della sospensione del procedimento penale con messa alla prova;
  9. Richiesta di assoluzione per particolare tenuità del fatto;
  10. Dichiarazione di prescrizione del reato.

In ogni caso, la strategia migliore è quella di evitare di bere prima mettersi alla guida perché ne possono derivare gravi conseguenze non solo al diretto interessato e a chi gli stia vicino, fisiche e a livello di legge, ma anche alle persone che sfortunatamente si dovessero trovare sulla sua strada.

Pubblicato in Focus

Scritto da

Scrittore, giornalista, ricercatore di verità - "Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi..."

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