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Shrinkflation in tempi di inflazione, cos’è e cosa significa

La shrinkflation è un termine inglese che si è diffuso negli ultimi anni per descrivere una pratica commerciale sempre più comune, soprattutto in periodi di inflazione o crisi economica. Un termine ampiamente utilizzato anche nella politica italiana soprattutto negli ultimi tempi; vediamo di capire allora, di seguito, cosa vuol dire shrinkflation e quando può essere usato questo termine.

Cos’è la shrinkflation?

In sostanza, la shrinkflation consiste nel ridurre la quantità di un prodotto all’interno della stessa confezione mantenendo invariato il prezzo di vendita. Questo significa che, pur pagando lo stesso importo, il consumatore riceve una quantità inferiore del prodotto rispetto al passato. Perché si verifica la shrinkflation? Le aziende ricorrono alla shrinkflation per diverse ragioni:

  • Aumentare i profitti: riducendo le quantità, le aziende riescono a mantenere i margini di profitto anche in presenza di un aumento dei costi delle materie prime o dell’energia.
  • Combattere l’inflazione: di fronte all’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione, le aziende preferiscono ridurre le quantità piuttosto che aumentare eccessivamente i prezzi, per evitare di allontanare i consumatori.
  • Adattare l’offerta alla domanda: in alcuni casi, la shrinkflation può essere una risposta a una diminuzione della domanda, consentendo alle aziende di evitare sprechi di prodotto.

Come riconoscere la shrinkflation

Riconoscere la shrinkflation non sempre è facile, poiché le aziende utilizzano diverse strategie per mascherarla: le confezioni possono essere leggermente più piccole o più sottili, ma a prima vista possono sembrare identiche; il numero di unità all’interno della confezione può essere diminuito (es. meno caramelle in un pacchetto). Possono poi verificarsi modifiche alla composizione del prodotto, con le aziende possono ridurre la qualità o la quantità di alcuni ingredienti, mantenendo invariato il peso o il volume del prodotto.

Quali sono le conseguenze della shrinkflation?

La shrinkflation ha diverse conseguenze negative per i consumatori, a partire dalla perdita di potere d’acquisto: pur spendendo gli stessi soldi, i consumatori acquistano una quantità inferiore di prodotto. Inoltre può generarsi confusione in quanto diventa difficile per i consumatori accorgersi della riduzione delle quantità, soprattutto se le modifiche sono minime. Tutto questo può poi portare in ultima battuta ad una sfiducia nei confronti delle aziende: la shrinkflation può erodere la fiducia dei consumatori nei confronti dei brand, che vengono percepiti come poco trasparenti.

Come difendersi dalla shrinkflation?

Per difendersi dalla shrinkflation, i consumatori possono:

  • Confrontare attentamente i prezzi e le quantità: prima di acquistare un prodotto, è importante confrontare attentamente il prezzo al kg o al litro con prodotti simili di altre marche.
  • Controllare le etichette: leggere attentamente le etichette per verificare il peso netto, il volume e la composizione del prodotto.
  • Essere informati: tenere d’occhio le notizie sui prodotti e sulle pratiche commerciali delle aziende.
  • Scegliere prodotti sfusi: in alcuni casi, acquistare prodotti sfusi può essere una buona alternativa per evitare la shrinkflation.

In conclusione, la shrinkflation è una pratica commerciale che erode il potere d’acquisto dei consumatori e mina la fiducia nei confronti delle aziende in quanto le confezioni diventano più piccole ed i prezzi più alti. È importante essere consapevoli di questa pratica e adottare comportamenti di consumo più attenti e informati.

Pubblicato in Focus

Scritto da

Blogger, esperto di web e web marketing

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