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Quali domande si pone la semantica
Le teorie semantiche sono molte e non sempre accomunate da punti di contatto. Tuttavia, semplificando, possiamo dire che una parte di studiosi si concentra sui concetti (cosa sono e qual è la loro natura cognitiva?) e un’altra parte si interroga su come si organizzano i significati che compongono una determinata cultura (aree di significato e rapporti interni fra significati). Al di là dell’approccio alla disciplina, il punto cardine da cui partire è sempre lo stesso: ogni processo di significazione implica tre elementi fondamentali. Quali? Espressione, referente e contenuto.
L’espressione è il dato concreto che origina il processo di significazione (può essere una parola, un disegno, un suono…) il contenuto è il conseguente concetto associato nella nostra cultura e il referente è quel particolare soggetto di cui stiamo parlando.
Da questi tre elementi si sviluppano aree di studio e di interesse che chiamano in causa o il rapporto tra significato e contenuto o tra contenuto e referente. Questo triangolo significato contenuto referente, dunque, in estrema sintesi è la base di partenza di questa disciplina complessa che è, appunto, la semantica.
Perché la semantica è interessante
Quando comunichiamo, trasmettiamo dei significati attraverso dei simboli, principalmente parole o immagini. Si tratta di un’ operazione automatica e su cui mai ci si sofferma, tuttavia essa chiama in causa, inconsapevolmente, delle tecniche date per scontate dalla società.
La naturale capacità comunicativa acquisita da una comunità, porta i membri che la compongono a non interrogarsi sulle origini delle parole e dei loro significati profondi. Eppure ogni simbolo ha una sua storia. È interessante conoscere origine e scopo dei simboli che usiamo poiché in tale operazione ci sono risvolti addirittura antropologici e sociologi, che raccontano la storia e l’evoluzione delle culture umane.
Semantiche significato ed esempio
Per fare solo un banale esempio, in determinati periodi storici alcune parole esordiscono in altre lingue e vengono adoperate dalle persone a causa di situazioni contingenti particolari. Parole, cioè, che oltre a introdurre nuovi concetti raccontano anche particolari aspetti della storia.
È il caso, ad esempio, del cambiamento del linguaggio quotidiano durante il regime fascista: il divieto di usare parole straniere coniò nuovi termini. Il sandwich divenne il tramezzino, il croissant il cornetto e così via. In pratica, studiare la semantica significa capire i cambiamenti della lingua e, quindi, le caratteristiche intime e ancestrali della società.