Periferie: niente notte bianca nè concerti
Si tratta di un’amarezza amplificata dal fatto che proprio nei singoli Municipi, e nel X in particolare, era stata garantita la sopravvivenza della Notte bianca, iniziativa che ha sempre suscitato partecipazione popolare. La stessa sorte è toccata al concerto che da nove anni il Municipio di Cinecittà organizzava in Via Lamaro in occasione della notte di capodanno.
Due fra le occasioni di incontro e festa più significative per i ragazzi delle periferie, dunque, da quest’anno verranno cancellate: “senza determinate politiche culturali, che il X Municipio va sviluppando ormai da un decennio, Roma diventerà ancora più povera e più triste” parole, ancora, dello sconsolato Medici. L’accusa che viene rivolta al sindaco è cioè quella di impedire, ai quartieri socialmente più emarginati, di continuare a sviluppare attività sociali e culturali di aggregazione alla vita comunitaria della città.
Lo stesso allarme è stato raccolto anche dal consigliere provinciale Gianluca Peciola, che in merito all’operato del Campidoglio ha dichiarato: “stiamo assistendo ad un serio indebolimento dell’offerta culturale nella nostra città, soprattutto nelle periferie. A pochi giorni dal suo insediamento il sindaco Alemanno ha chiuso i Teatri di Cintura di Tor Bella Monaca, Quartaccio e Ostia, che sono stati solo in parte riaperti”.
Le politiche culturali del comune di Roma:
In questo modo Peciola sottolinea come le politiche culturali degli enti locali, aggredite attualmente dalla Giunta, stiano pregiudicando la rinascita culturale della città nelle zone più popolari.
La nostra inchiesta nelle periferie ha ampiamente documentato come il degrado delle borgate romane sia, oltre che economico, soprattutto sociale e culturale: investe cioè i settori che più risentono della costante mancanza di fondi economici.
Per questo motivo le decisioni del sindaco relative ai futuri interventi urbani da realizzare a Roma, come i grattacieli nelle periferie, continuano a sollevare tra i cittadini delle perplessità relative alla loro effettiva utilità sociale e culturale: dubbi e consapevolezze dovute a una politica che da sempre ghettizza le borgate romane, povere soprattutto di vera considerazione.