Vivere da pensionati in Bulgaria
Cene fuori quasi tutte le sere, visite a centri benessere, attività sportive e gite fuori porta: il tutto con una pensione italiana che, nel nostro paese, basterebbe a stento per sopravvivere. Pensioni da 800 a 1200 euro al mese possono essere una cifra enorme se si vive in una realtà come la Bulgaria.
Quali sono i motivi per spingono gli italiani a rivolgersi ad un paese proprio come quello bulgaro? Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
La Bulgaria è inquadrato come uno dei paesi più poveri dell’Unione Europea ed il motivo per il quale gli italiani la scelgono come meta dove trascorrere la pensione è proprio questo. Lì con 800 euro al mese si può vivere più che bene, in Italia decisamente meno.
Il costo della vita in Bulgaria è molto più basso ed il Fisco non è così invasivo come invece in Italia. Altre indicazioni sulla Bulgaria, la popolazione locale è descritta come molto ospitare ed il sistema sanitario nazionale funziona bene.
Leggi e pratiche burocratiche
Veniamo agli aspetti critici, ovvero gli ostacoli da superare e le pratiche burocratiche da portare avanti aiutandoci con quanto scritto nel blog Moneypost.it che ha trattato il tema. In Bulgaria in pochi parlano italiano, avere dimestichezza con l’inglese è un buon punto di partenza.
Ci si deve iscrivere all’Aire, Associazione Italiani Residenti all’Estero, pe poter avere la pensione lorda; per ottenere una pensione senza tasse in Bulgaria si deve aprire un conto corrente direttamente in quel paese. Il pensionato potrà poi scegliere liberamente se farsela accreditare su conto italiano o su quello nuovo bulgaro. Per aprire un conto corrente in una banca bulgara si devono depositare anche solo 50 euro e presentare un documento a scelta tra carta identità bulgara o passaporto italiano.
Per entrare inizialmente nel paese, le autorità bulgare rilasciano ai cittadini comunitari che desiderano risiede in Bulgaria un permesso di lungo soggiorno che vale 5 anni e, quindi, il permesso di residenza. Per ottenerlo basta presentare un passaporto o carta d’ identità, tessera sanitaria, documentazione completa che attesti l’ esistenza di un conto bancario. La richiesta prevede il pagamento di una tassa di 15 euro.