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Il meccanismo dei parcheggiatori abusivi:
Il meccanismo è sempre il medesimo: la scena si ripete in zone dove il parcheggio dovrebbe essere gratuito ma anche dove si deve pagare; e qui i parcheggiatori abusivi dimostrano ampiamente la loro faccia tosta obbligando spesso i ‘clienti’ a pagare due volte (una legale e una non).
Gli automobilisti da par loro sono costretti a pagare spesso per il rischio di vedersi rovinare la propria vettura. Un meccanismo ormai noto a tutti. Ma che continua a ripetersi con ostinazione quasi grottesca.
Ed allora parlando di questo fenomeno di malcostume la prima precisazione da fare è legata alle differenze fra un parcheggiatore abusivo, ed un semplice guardiamacchine.
I parcheggiatori abusivi e i guardiamacchine:
Vediamo quindi le differenze fra un parcheggiatore abusivo, che quindi commette un illecito a tutti gli effetti, ed un ordinario guardiamacchine. Come premessa è bene dire che l’attività di parcheggiatore abusivo costituisce sempre un’attività illecita, ovunque essa avvenga e in qualunque modalità essa sia espletata.
Quindi la richiesta di pagamento dovrebbe essere lecita solo se arriva da soggetti autorizzati nelle modalità previste dalla legge. E allora, come direbbe qualcuno, la domanda nasce spontanea: perchè risulta così difficile l’intervento delle autorità e perché questi soggetti continuano a proliferare nelle nostre città?
Pene e sanzioni per i parcheggiatori abusivi:
Quella del posteggiatore abusivo è una figura difficilmente punibile ai sensi della Legge. Il codice della strada, infatti, punisce questa attività con una sanzione amministrativa minima di 700 euro, che può essere raddoppiata o triplicata se vi sono aggravanti come l’impiego di minor.
La pena da pagare, in ogni caso, è pecuniaria e non detentiva. Precisato questo punto, bisogna chiarire forse il passo più importante della questione. L’attività di parcheggiatore abusivo può essere svolta in maniera del tutto analoga a quella dei parcheggiatori normali.
Impiegati con cartellino e divisa si avvicinano alla nostra auto dopo il parcheggio e ci forniscono un fogliettino che noi mettiamo all’interno della nostra auto.
In questi casi, se gli impiegati non sono provvisti di autorizzazione del Comune e non hanno una partita IVA, allora sono perseguibili penalmente e sono soggetti alle sanzioni nei termini sopra citati. In quella fattispecie scatta, ovviamente, anche la denuncia alla Finanza per evasione fiscale.
Se è illecito perché le città sono piene di parcheggiatori abusivi?
Il caso più tipico, però, è quello di uomini in “borghese” che si accostano alla nostra auto e chiedono il pagamento si una cifra indeterminata per il parcheggio.
In queste circostanze, come si può facilmente dedurre, pur costituendo un’azione illegale alla stessa maniera, il parcheggiatore trova molto più agevole negare l’eventuale accusa del cittadino, tranne se colto in flagranza di reato.
All’arrivo dei vigili, infatti, il suddetto parcheggiatore potrebbe identificarsi come un semplice cittadino che passeggia e ritenersi totalmente estraneo all’accusa. In questi casi, allora, il vigile rischierebbe altresì guai grossi se azzardasse un intervento.
Minacce o ritorsioni dei parcheggiatori abusivi:
Situazione a sé, invece, si verifica quando intervengono minacce o eventuali segnali di ritorsioni del parcheggiatore verso l’automobilista inadempiente. Che quindi sceglie di non cedere al ricatto e non paga.
In questi casi si possono chiamare i vigili ed è possibile sporgere denuncia contro il parcheggiatore: l’agente avrà il compito di identificare entrambe le parti in causa mentre il giudice dovrà emettere la sentenza.
Le autorità in questo caso possono punire il parcheggiatore per il reato di estorsione con il carcere, non più con la sanzione amministrativa.
Le cose nella realtà dei fatti:
Se teoricamente le circostanze sono queste, nella realtà dei fatti, poi, le cose si complicano. Innanzitutto è raro, ormai, trovare parcheggiatori che rivolgono minacce esplicite agli automobilisti e rischiano, dunque, di essere denunciati.
Oltre a ciò, quando c’è da pagare una cifra esigua come 1 o 2 euro, spesso il cittadino preferisce sborsare e non rischiare di perdere tempo o di ricevere danni alla propria vettura. È proprio questo il punto sul quale i parcheggiatori abusivi, controllati e gestiti spesso dalla criminalità organizzata, spingono per fare soldi: una richiesta di cifre basse che gli automobilisti sono disposti a pagare e che a fine giornata rendono l’incasso corposo.
Anche perché molti di questi professionisti dell’illecito, ormai navigati ed esperti, si posizionano in prossimità di luoghi strategici ad alta frequentazione quali stadi, locali notturni, centri commerciali.
Lo sanno bene i cittadini, costretti a versare quest’obolo; e lo sanno bene anche le Autorità. Solo che, a quanto pare, in Italia non si può fare niente per combattere definitivamente i parcheggiatori abusivi. Chissà perchè.