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Perchè esistono l’ora solare e l’ora legala?
Per quale motivo questo sistema di alternanza dell’ora è stato introdotto? Solo per migliorare l’umore delle persone e consentire loro di sfruttare maggiormente la luce solare? La domanda precedente trova risposta affermativa solo in parte: l’obiettivo del cambio d’ora è ottimizzare l’utilizzo delle ore di luce solare, tenendo tuttavia in considerazione le abitudini dei cittadini.
L’utilizzo dell’ora legale ad esempio consente di ridurre l’impiego di energia elettrica ottenendo ogni anno un risparmio considerevole sia dal punto di vista energetico – quindi ecologico – che da quello economico. Non a caso si è spesso parlato di estendere l’ora legale così da giovare per più tempo di tali risparmi.
I vantaggi sono dunque notevoli, ma questo sistema porta con sé anche alcune criticità. Lo svantaggio principale riguarda i cittadini visto che cambiare le proprie abitudini, spostando avanti o indietro di 1 ora le lancette, ha più ripercussioni di quanto si possa pensare su tutto l’organismo. Si parla tuttavia di un cambio di abitudini che si può recuperare facilmente e in breve tempo.
Aspetti specifici dell’ora solare
Proprio per favorire l’adeguamento d’altra parte, lo spostamento delle lancette è stato indicato in uno specifico giorno della settimana: la domenica. Ciò ovviamente perché la domenica è il giorno in cui, in genere non si lavora.
L’insieme di tutte queste motivazioni spiega anche perché si sia deciso di cambiare l’ora durante la notte. Ma vi è anche un altro motivo: l’orario interessato dal cambio è quello in cui circola il numero minore di treni, il che impedisce eventuali disallineamenti rispetto alla consueta programmazione.
Oltretutto, grazie alla tecnologia sempre più avanzata il passaggio è molto semplificato e l’uomo non deve quasi più preoccuparsi di intervenire manualmente per cambiare l’ora: computer, televisori, sveglie digitali e smartphone sono in grado di modificare automaticamente l’orario. Fanno eccezione soltanto gli orologi analogici e quelli eventualmente integrati in elettrodomestici (come nel caso del microonde).
Storia dell’ora legale e come è gestita negli altri paesi
La storia dell’ora legale è piuttosto complessa ed è radicata già nella seconda metà del ‘700 dello scorso millennio. Benjamin Franklin, nel 1784, pubblicò su un quotidiano francese un articolo in cui si sottolineava l’esigenza di risparmiare sulle candele: le sue proposte erano piuttosto bizzarre e prevedevano il cambio di abitudini degli uomini piuttosto che quello dell’orario; motivo per il quale furono accantonate.
Fu George Vernon Hudson a proporre di cambiare l’ora per risparmiare energia spostando le lancette di 2 ore; anche qui la proposta non fu accolta. Durante la Prima Guerra Mondiale il risparmio di energia era diventato una priorità tale per cui il sistema fu messo in atto in Gran Bretagna, spostando però le lancette solo di un’ora.
Dal 1996 tutti gli Stati membri dell’Unione Europea hanno accettato l’ora legale; a questi stati si sono aggiunti anche Russia e altri Paesi prossimi alla zona dell’Eurasia.
La Russia dal 2011 ha adottato l’ora solare permanente, così come alcuni Paesi tropicali. Negli Stati dell’emisfero australe l’ora legale e quella solare sono invertite, a causa del cambio di stagione.