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Linguaggio del corpo: scoprire chi mente
Tutti conoscono il significato legato al presunto mentire di un interlocutore che mentre esprime determinate affermazioni tocca il proprio naso, o di chi accarezzando lentamente la chioma comunica involontariamente la volontà di sedurre chi si sta osservando.
Ma si tratta di esempi banali e, appunto, molto elementari, ai limiti di una psicologia spicciola, e proprio per questo fonte di plausibili equivoci (non possiamo etichettare come bugiardo qualcuno che, magari, ha semplicemente il naso che prude!).
Per ‘sgamare’ cosa pensa o prova davvero una persona occorre osservare particolari molto più sfuggenti, e al contempo di gran lunga più significativi ed eloquenti.
Capire i sentimenti dell’ interlocutore guardando i suoi occhi
Tutte le parti del corpo comunicano, ma quelle che veicolano i messaggi più diretti sono 4: occhi, viso, testa, postura. Cominciamo. Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima, e si dovrebbe aggiungere che rispecchiano le emozioni in base a dove si sta guardando.
Gli spostamenti degli occhi non sono mai casuali, ma rivelano sempre qualcosa del mondo interiore delle persone. La correlazione tra movimenti oculari e processi mentali viene indagata da oltre un secolo e oggi è giunta a una modello di generalizzazione valido per il 90% delle persone. Ecco qualche esempio:
• occhi in alto a sinistra indicano il ricordo di immagini già viste in passato (di che colore era la maglia che indossavi ieri?);
• occhi in alto a destra indicano la creazione di immagini mai viste (come apparirebbe un ippopotamo sopra il Colosseo?);
• occhi sul lato sinistro indicano il ricordo di cose già ascoltate (quale canzone suonava al tuo matrimonio?);
• occhi sul lato destro si creano suoni mai ascoltati (immagina il suono di una chitarra sott’acqua).
Poi c’è il dettaglio più importante: la dilatazione delle pupille. Quando le pupille sono dilatate celano attrazione, amore e profondo interesse del nostro interlocutore. Le pupille dilatate rendono sempre un viso più attraente.
Linguaggio del corpo: il volto racconta emozioni
Le espressioni del viso sono un formidabile veicolo di informazioni, in grado di rafforzare un messaggio verbale o di smascherarne l’autenticità se si rivelano in contrapposizione con quanto viene pronunciato. Le espressioni, infatti, sono universali e innate, frutto di movimenti spontanei.
Rabbia, tristezza, felicità, sorpresa, disgusto, disprezzo e paura (le cosiddette emozioni basilari) trapelano inesorabilmente su ogni viso e descrivono i tratti caratteristici di una personalità o di uno stato d’animo senza filtri. Se qualcuno tenta di mascherare queste emozioni, dovrà fare i conti con le micro espressioni facciali, ovvero quei movimenti impercettibili del volto che si compiono nel tentativo di mascherare e che solo un arguto interlocutore è in grado di catturare.
Movimenti della testa e postura corpo: come interpretarli
Anche la testa manda una gran quantità di segnali ed è considerata la parte più spirituale del corpo. In generale, inclinare la testa su un lato quando si parla o si ascolta denota tenerezza, simpatia e dolcezza di chi parla o che vengono suscitate in chi ascolta. Toccarsi la testa mentre si parla, invece, è quasi sempre indice di sottomissione, ansia e tensione; di contro una testa immobile è un chiaro segnale di superiorità ed estrema serietà.
Infine, la postura: il più potente indicatore dello stato emotivo interno di una persona. La postura curva rivela insicurezza e tristezza, all’opposto di quella eretta che comunica apertura e grande sicurezza. Quando si assume una postura inclinata verso qualcuno, significa che quella persona ci piace, ci ispira simpatia e dolcezza (è così che ci si approccia di solito ai bambini).
È opinione comune che le parole siano il modo migliore per le persone di capirsi. Non è sempre vero. A volte è meglio soltanto guardarsi.